Materie prime a basso costo rendono questi prodotti economici ma allo stesso tempo scadenti, spesse volte nocive per la salute a causa di sostanze pericolose usate per produrli.
Nel 2011 è stato scoperto negli Stati Uniti che il succo di mela proveniente dalla Cina conteneva al suo interno un’elevata quantità di arsenico. La notizia è stata confermata dalla rivista Consumer Reports, che ha condotto una ricerca in tale ambito.
La Cina è il è il più grande produttore di sale ma, da diverse analisi chimiche è emerso che contiene il 90% di sostanze chimiche.
Principalmente pesce spada, merluzzo e tonno provenienti dalla pesca in quelle zone e importati in Italia. Perché risultano al primo posto? Per maggior numero di segnalazioni (96) per quanto riguarda la presenza di metalli pesanti all’interno del prodotto, come mercurio e cadmio. Assicuratevi quindi sempre di conoscere la provenienza del pescato è molto importante, capire cosa si consuma per vivere in modo sano.
La Cina è tristemente nota per l’influenza aviaria e le malattie legate a polli e volatili di allevamento. Purtroppo, anche in questo caso si tratta di uno dei maggiori esportatori al mondo.
Una buona parte dell’ aglio prodotto in Cina è considerato tossico. Gli agricoltori cinesi infatti, per stimolare ed aumentare la loro produzione, utilizzano prodotti chimici, pesticidi ed effettuano trattamenti sui loro prodotti che in Europa sono severamente vietati.
Teniamo a precisare che i pesticidi purtroppo,vengono utilizzati da moltissime aziende agricole, cinesi e non, anche italiane, ma il trattamento particolare che i cinesi effettuano sul loro aglio è un qualcosa di assurdo. La cosa più sconcertante è che, per rendere l’aglio molto bianco, perfetto visibilmente e quindi con più possibilità di essere acquistata, viene sbiancata con la candeggina.
I funghi sono molto delicati, ma in Cina vengono prodotti per il mercato dell’export. Affinchè il processo di deterioramento si blocchi durante l’esportazione, utilizzano prodotti chimici potentissimi.
Il quotidiano China Daily ha riportato che nel 2010 sono stati ritrovati in alcune fabbriche della provincia di Hunan, in Cina, enormi quantità di piselli e fagioli artificiali pronti ad essere esportati.
Il pepe commercializzato dalla Cina talvolta non è pepe vero. E’un miscuglio di polveri aromatizzati all’odore di pepe.
Le arachidi provenienti dalla Cina, con 33 segnalazioni, sono incluse nella lista a causa delle aflatossine presenti oltre il limite di legge consentito. La Cina non sono il Paese più segnalato, ma anche maggiori produttori.
L’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) rivela che questo prodotto è da classificare come cancerogeno. La salsa di soia proveniente dalla Cina è costituita da sostanze che fanno malissimo alla tiroide e ne possono provocare il cancro.
Questo prodotto di origine cinese è ottenuto dalla cagliata del latte di soglia. Fin qui tutto bene, ma in Cina per velocizzare i tempi le fabbriche utilizzano escrementi e solfato di ferro.
Il pesticida Aldicarb può essere utilizzato esclusivamente su cotone, arachidi, rose e patate dolce. Da quanto stabilisce la legge mondiale sulla tutela alimentare, non deve essere utilizzato per i cibi. La Cina invece, lo utilizza sulle produzioni di Zenzero.
Diverse indagini sugli alimenti in scatola provenienti dalla Cina hanno dimostrato che questi contengono il doppio della quantità di piombo autorizzata.
Sempre dalla Cina e al 4° posto della classifica troviamo i peperoni, che presentano 56 segnalazioni a causa dei pesticidi presenti oltre i limiti di legge consentiti. L’utilizzo dei pesticidi è consentito in misura diversa in differenti Paesi e ognuno ha una legge molto chiara sulla quantità e sulla tipologia di pesticidi di cui è ammesso l’utilizzo.
Per far sopravvivere i gamberi negli allevamenti, in Cina vengono utilizzati degli antibiotici e prodotti chimici non autorizzati nel resto del mondo.