Alcune regioni italiane hanno approvato, in via del tutto autonoma, il bonus destinato ai proprietari dei cani, “bonus Bau bau”.
Il primo Comune che ha aderito all’iniziativa è quello di Pisa che ha deciso di istituire il cosiddetto Bonus Bau per venire incontro ai padroni di animali domestici che, principalmente a causa della crisi economica determinata dai lunghi mesi di lockdow, non riescono a sostenerne le spese per acquistare cibo, medicinali o per la pulizia dell’animale.
Il Bonus Bau è un incentivo unatantum di 100 euro erogato dal Comune per sostenere, almeno in parte, le spese veterinarie di cani che vivono in famiglie con difficoltà economiche. L’idea del contributo nasce in occasione dell’istituzione della Giornata del microchip e delle vaccinazioni. È stata patrocinata dall’assessore alle politiche sociali del Comune di Pisa, Gianna Gambaccini, e dal consigliere comunale Alessandro Bargagna.
Promotori dell’iniziativa sono stati anche l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana, l’Ordine Professionale dei Medici Veterinari di Pisa e il Gruppo delle guardie zoofile di Pisa del Nogra, in collaborazione con il servizio veterinario dell’Azienda Ausl Tscana Nord-Ovest.
Il bonus, inoltre, mira alla prevenzione di patologie particolarmente invalidanti per i cani (leshmaniosi, criptosporidiosi giardiasi, ecc..), ma che possono anche essere trasmesse all’uomo. Al momento sono sette i centri veterinari convenzionati che hanno deciso di aderire all’iniziativa. A livello nazionale, invece, molti altri Comuni stanno lavorando per seguire le orme di Pisa
L’erogazione del Bonus Bau è vestita dalla Società della Salute di Pisa. Potranno richiedere il contributo tutti i residenti nel territorio pisano da almeno due anni e detentori di un Isee non superiore a 25mila euro (30mila per le famiglie numerose, con almeno quattro figli a carico).
I cittadini pisani potranno avanzare la richiesta, compilando il modulo già online sul sito del Comune, entro il 30 novembre 2020. Avranno, in seguito, due mesi di tempo per spendere il buono ricevuto. Può essere presentata solo una domanda per nucleo familiare, con un massimo di due cani. In questo caso il bonus sale a 200 euro.
Attraverso il seguente link potrete leggere il bando di partecipazione: LINK
Partiamo dal presupposto che non esiste una lista ufficiale delle località che erogano un bonus animali, tuttavia verificando sui siti dei comuni italiani, ne risultano 14.
Palermo
Il comune siciliano per promuovere l’adozione di un cane, ospitato nelle strutture comunali e/o convenzionate, offre un bonus di 480 euro.
Per richiedere il bonus si devono avere i seguenti requisiti:
-aver compiuto 18 anni.
-garantire un adeguato trattamento, le buone condizioni di salute e tutti i vaccini all’animale.
-consenso a far visionare il cane dopo l’adozione, anche senza preavviso, agli incaricati del comune.
I beneficiari che ne faranno richiesta, tramite procedura on line, riceveranno il 50% dell’importo trascorsi 120 giorni dall’adozione del cane. L’ulteriore 50% dopo 1 anno e in presenza di certificazione veterinaria che ne testimoni il benessere.
Vittoria (provincia di Ragusa)
Questo comune applica uno sconto di 100 euro sul pagamento della Tari, per chi adotta un animale da uno dei canili del comune. Anche in questo caso l’animale deve essere trattato bene e la sua condizione viene controllata due volte l’anno, in maniera simile a quanto previsto dal comune di Palermo.
Tuttavia in questo caso l’incentivo viene erogato sotto forma di sgravio fiscale sul pagamento della tassa sui rifiuti.
Gli altri 12 comuni
In linea generale in tutti questi comuni il funzionamento e i requisiti per ricevere il bonus sono gli stessi previsti a Vittoria. Si tratta di:
Questa è la lista dei comuni italiani che danno l’incentivo per gli animali domestici, ma potrebbero essercene altri. Anche i requisiti e gli importi erogati possiedono delle differenze, in alcuni casi anche sostanziose.
Perciò vi consigliamo di verificare sul sito del vostro comune, la presenza di un’agevolazione o di un bonus a questo dedicato. In alternativa potete recarvi in un caf o presso la sede del vostro comune. In questo modo potrete accertarvi della sua eventuale presenza, dei requisiti e dei moduli necessari per ottenerlo.