Il 30 Giugno prelievo forzoso della tassa sui conti correnti e libretti di risparmio: come difendersi dalla tassa patrimoniale sui nostri soldi!
Giugno è quasi al termine. Ed è in arrivo il secondo prelievo dell’anno sul conto corrente e non solo. Per chi ha un conto deposito, oppure un deposito titoli, il 30 Giugno è il giorno in cui la banca preleverà l’imposta di bollo dovuta per legge.
Una vera patrimoniale sui soldi giacenti in banca.
Quando si sente parlare di patrimoniale si pensa che non è giusta ma esiste e noi la paghiamo senza accorgercene. Così come non è piacevole pagare una tassa su un bene di proprietà sul quale si sono già pagate imposte e tributi come sull’auto o sulla casa, altrettanto non è piacevole sentire che qualcuno vuole mettere le mani sui nostri soldi presenti sul conto corrente. Si può evitare di pagare l’imposta di bollo? Scopriamolo!
Come tutti gli anni, puntuale, le banche, la maggior parte, fanno scattare a fine marzo il pagamento dell’imposta di bollo dovuta per legge, la prima rata. La seconda rata viene infatti pagata a Giugno. Non è la banca che trattiene quei soldi ma è destinata allo Stato. In Italia tassare il patrimonio è normale…purtroppo.
Questo accade anche sul conto corrente, ogni tre mesi. Per il 2022 il primo prelievo è stat0 fatto il 31 marzo. Milioni di italiani hanno già lasciato alla banca come sostituto d’imposta un’imposta pari allo 0,2% del controvalore detenuto, oltre a 8,55 euro per l’imposta di bollo sul conto corrente (per un valore complessivo annuo di 34,20 euro). Ora nel secondo trimestre, si pagherà entro il 30 giugno, con o senza il tuo consenso!
La tassa sui conti correnti, viene accollata su qualsiasi tipo di conto, anche quello estero e ammonta a 34,20 euro per le persone fisiche e a 100 euro per gli altri soggetti giuridici, ma per la maggior parte dei correntisti l’importo non verrà addebitato tutto insieme: a giugno, infatti, coloro che hanno una rendicontazione bancaria trimestrale, pagheranno soltanto un quarto dell’importo, pari a 8,55 euro per le persone fisiche e 25 euro per gli altri soggetti giuridici.
La reateizzazione, insomma, dipende dalle condizioni del proprio conto corrente.
Gli italiani perciò, dovranno abituarsi all’idea di vedersi prelevare questa imposta, annualmente, per il semplice fatto di avere un conto corrente. L’importo verrà prelevato automaticamente e i correntisti non dovranno preoccuparsi di versare il dovuto.
Il prelievo riguarda conti correnti e libretti di risparmio bancari e postali.
Non tutti i cittadini, possessori di un conto, dovranno pagare l’imposta, infatti, alcune categorie, risultano esenti, ecco quali:
-gli intestatari di un conto bancario che abbia un limite di giacenza media (calcolo cumulativo tra tutti i conti e i libretti posseduti nello stesso istituto) inferiore ai 5.000 euro;
-le carte prepagate, anche dotate di Iban bancario;
-i conti correnti Paypal che non rientrano nella categoria “conti correnti bancari”;
-i correntisti con Isee inferiore a 7.500 euro.
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