Germán Castellanos è un cittadino di Lugones, nelle Asturie, che ha perso la moglie, Maria Luisa Amores, 65 anni.
Da circa 3 giorni la donna si sentiva poco bene, aveva un mal di testa insopportabile che non passava con alcun medicinale né con il riposo.
Tre ore prima della morte della donna, decisero di recarsi al Centro di emergenza del Centro sanitario locale, ma la rimandarono a casa. La donna morì 3 ore dopo nelle braccia di suo marito che non era riuscito a rianimarla.
“Lui (il dottore) era molto arrabbiato perché eravamo privi di appuntamento e perciò non potevamo presentarci nello studio senza preavviso, quindi l’ha rimandata a casa senza visitarla o chiedere altro, dicendo che un banale mal di testa non ha priorità medica”.
La povera donna sentendosi maltrattata e umiliata per il “semplice” mal di testa come aveva detto il medico, era rientrata nell’albergo ove alloggiava e dove avrebbe trascorso gli ultimi istanti di vita.
Castellanos, ora ha perso sua moglie e sta aspettando il risultato dell’autopsia, anche se, già i medici legali parlano di ictus.
L’uomo, si è presentato presso l’ufficio del medico in questione portando con sé un’urna da dare al medico con le ceneri di sua moglie insieme ad altri oggetti: una saponetta, 100 euro e dei fiori.
Il gesto del vedovo è un atto di sofferenza per umiliare quel dottore che poteva salvare sua moglie e che invece ora non è altro che cenere.
La saponetta è un simbolo per fa si che il dottore ricordi di pulire la sua coscienza, cento euro per “ripagare” una visita medica che non c’è mai stata e dei fiori presi dall’hotel dove stavano trascorrendo la vacanza.
Ora, la vita di Germán è cambiata per sempre. Sua moglie sarebbe andata in pensione il giorno successivo. “Avevamo una vita felice da percorrere e ora tutto cade a pezzi” dice German.
Ora senza sua moglie sente di non valere più niente in questa vita.
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