Non è mai troppo tardi per rifarsi una vita: è ciò che ha pensato un nonno di Arezzo, che due mesi fa ha deciso di chiedere la separazione e divorzio a sua moglie, per inseguire il suo nuovo amore, con cui vuole condividere gli ultimi anni della sua vita.
Lui 93 anni, lei 86 e un matrimonio durato oltre 60 anni da cui sono nati figli e nipoti, del tutto contrari alla separazione dei due anziani in veneranda età.
Ma il nonno di Arezzo, se ne infischia dei suoi acciacchi di salute: finchè c’è vita c’è speranza di innamorarsi ancora e tradire la propria moglie!
Alcuni dicono che non è mai troppo tardi per innamorarsi: l’uomo si è invaghito di una donna, quasi coetanea conosciuta ad un circolo ricreativo e ha perso la testa per lei, giurando il suo amore ed esprimendo la volontà di vivere con lei gli ultimi anni della sua vita.
Lei, la moglie 86enne, non l’ha presa bene. Tanto che in un primo momento avrebbe negato al marito la via della separazione consensuale. Poi, però, ha dovuto cedere alle pressioni dell’ormai ex compagno, e giovedì scorso – di fronte al giudice del tribunale civile aretino – è arrivata la decisione comune di mettere fine al lungo matrimonio.
Il 93enne, infatti, era determinato ad arrivare fino in fondo. Così nelle scorse settimane, nonostante i ripetuti “no” della moglie alla separazione di comune accordo, si è presentato nello studio del suo avvocato, Marco Acquisti di Arezzo, e gli ha chiesto di avviare le pratiche. “Rivoglio la mia libertà, voglio rifarmi una vita”, avrebbe detto, irremovibile.
La contesa sulla separazione, come avviene per tutti i casi di rotture matrimoniali in cui tra le parti non c’è la stessa volontà, è finita sul tavolo del presidente del tribunale di Arezzo.
Che alla fine, dopo una faticosa mediazione tra i due coniugi non più di primo pelo, è riuscito a formulare una proposta di conciliazione che entrambi hanno accettato. Lei, l’ex moglie 86enne (assistita dall’avvocato Michela Pellegrini) manterrà l’usufrutto della loro casa di Arezzo. Lui se ne andrà di casa e dovrà versarle un assegno mensile da 300 euro.
Inizialmente le cose sembravano dover andare per le lunghe: il Covid e un problema di salute della signora avevano spinto i legali a chiedere un rinvio dell’udienza. Ma di fronte alla prospettiva di uno slittamento di diversi mesi, l’ultranovantenne ha deciso di accettare le condizioni proposte dal giudice. E giovedì scorso – con i soli avvocati in aula e i due ex coniugi in videoconferenza – è arrivata la soluzione alla contesa. Se il 93enne non cambierà idea, spiegano dal tribunale, tra sei mesi potrà formulare la richiesta di divorzio.