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Aggiornamento su Denise Pipitone e Olesya: spunta un’altra coincidenza da brividi

Tutti gli italiani sono ansiosi di sapere se Olesya è davvero la bambina di Mazara del Vallo rapita 16 anni fa e portata in Russia. La stessa Piera Maggio, madre di Denise, si dice speranzosa ma non vuole illudersi e tenere i piedi ben saldi, perchè di delusioni ne ha avute davvero tante. Solo il test del Dna potrà confermare la vera identità della giovane.

Emergono giorno per giorno nuovi particolari che donano speranza: la vicenda si arricchisce così di coincidenze e somiglianze. Ora anche il nome sembra svelare un particolare.

Spunta un’altra coincidenza da brividi

La storia del rapimento di Denise Pipitone fa commuovere l’Italia da ben 17 anni e tiene incollati allo schermo gli italiani proprio in questi giorni. Nel corso di questi anni ci sono stati tanti avvistamenti ma nessuna di esse a mai portato buoni risultati.
Tante piste, tutte sbagliate. Ora c’è la flebile speranza del ritrovamento, ma si aspetta il test del sangue. Ma spunta anche un altro dettaglio che aumenta le speranze e riguarda il nome che le è stato dato in orfanotrofio.

Denise Pipitone e Olesya Rostova: il dettaglio del nome

Nella giornata di martedì, arriveranno i primi riscontri che apriranno altre strade: verrà dapprima esaminato il gruppo sanguigno e se ci saranno compatibilità, si proseguirà con l’esame del dna.  Anche in Russia si sta parlando tanto del caso. Le immagini televisive hanno mostrato le foto della ragazza quando era piccola e si nota una somiglianza sia con Piera Maggio che Piero Pulizzi, padre di Denise.

La ragazza ha raccontato di essere stata rapita da piccola e di essere stata “usata” per chiedere l’elemosina nei campi rom della Russia.

Molti hanno puntato l’attenzione sul nome dato alla bambina quando fu sottratta dal campo rom per essere portata in orfanotrofio. Il nome assegnato è Olesya Rostova.

Fin qui nulla di strano, se non fosse che è stato fatto uno studio sul nome Olesya e nella letteratura ucraina-russa è la protagonista di un romanzo che narra la storia di una giovane nipote che vive con la nonna ed è perseguita dalla comunità rurale fino a quando scompare. È un fatto curioso ma è solo un elemento suggestivo che potrebbe indicare le sue origini: rapita appunto mentre era davanti casa. Ricordiamo che la piccola Denise quando fu rapita si trovava in strada, stava rincorrendo i cuginetti, tra i pochi metri che separavano la casa della zia materna e quella dove la nonna che stava preparando da mangiare per pranzo.