Una donna turista sudamericana di 38 anni è stata ricoverata nel reparto malattie infettive del San Donato di Arezzo dopo aver accusato i sintomi della dengue. La febbre è stata il primo sintomo riscontrato mentre la donna si trovava a Roma, seguita da un’eruzione cutanea riscontrata ad Arezzo. Gli esami di laboratorio hanno poi confermato la diagnosi di infezione da Dengue. La donna è stata successivamente dimessa in buone condizioni di salute il 2 aprile.
Secondo il comunicato dell’Asl, la dengue non è un virus autoctono in Italia, ma è stata importata dalla turista che l’ha contratta in Sud America. La dengue è principalmente presente nelle zone tropicali e subtropicali dell’Africa, del Sudest asiatico, della Cina, dell’India, del Medio Oriente, dell’America latina e centrale, dell’Australia e di alcune parti del Pacifico. La dengue è una malattia virale trasmessa dalla puntura della zanzara tigre infetta, e non vi è contagio diretto tra esseri umani.
I sintomi della dengue includono: febbre, irritazioni ed eruzioni cutanee, mal di testa, dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito. La diagnosi viene formulata principalmente in base ai sintomi, anche se in alcuni casi sono necessari esami di laboratorio. Non esiste una cura specifica, ma il riposo, i farmaci per abbassare la temperatura corporea e la somministrazione di liquidi sono i principali metodi di trattamento.
La prevenzione della dengue consiste principalmente nell’utilizzo di repellenti e protezioni contro le punture di zanzara, oltre alla disinfestazione dei luoghi colpiti. Non esiste ancora un vaccino, ma sono in fase di studio. È importante sottolineare che l’avere contratto uno dei quattro virus non garantisce l’immunità verso gli altri tre. La dengue non rappresenta un rischio serio per gli italiani, ma è importante considerare il pericolo a livello di salute globale, con riguardo alla possibile importazione.
Nelle ultime ore, l’OMS ha lanciato un allarme ufficiale riguardo alla situazione critica del virus Dengue, il quale sta diffondendosi rapidamente e mettendo a rischio la salute di almeno metà della popolazione italiana. Questa situazione è stata monitorata con attenzione fin dall’inizio del mese, quando è stato registrato un caso di contagio nel nostro paese. Tuttavia, nonostante le prime reazioni contenute, la diffusione del virus è aumentata inaspettatamente.
Al momento, l’emergenza maggiore si sta verificando in Argentina, dove sono stati registrati oltre 41.000 casi e 39 decessi. Il tasso di contagio è cresciuto del 48,4% rispetto all’anno precedente e tutti i campioni studiati sono risultati infetti dal sierotipo Denv-2, originario del Sud-est asiatico.
L’OMS ha lanciato l’allarme anche per la diffusione di altri arbovirus, come lo Zika e il Chikungunya, che stanno causando un aumento delle infezioni a livello globale. Secondo le stime dell’OMS, circa 390 milioni di persone sono state colpite da queste malattie nel mondo, con un numero di contagi annuale che varia da 100 a 400 milioni. La Dengue non rappresenta una grave preoccupazione per le persone in salute, ma si rivolge principalmente ai soggetti fragili, come coloro che soffrono di malattie cardiovascolari o diabete. La malattia solitamente si risolve spontaneamente nel giro di circa due settimane, ma richiede attenzione e cure appropriate per prevenire complicazioni.