Coronavirus

Allarme tamponi: Omicron sfugge ai test antigenici. I consigli per limitare gli errori

La variante Omicron sta travolgendo completamente la nostra vita, basti pensare che l’80% dei positivi in Italia ha contratto questa variante.

Ma attenzione, perchè viene lanciato un allarme dai professionisti: non sempre i tamponi antigenici riescono a rilevare questa variante Covid, producendo un risultato falso negativo. Molti italiani quindi, dopo aver eseguito il test in farmacia, essendo risultati negativi, continuano la vita tranquillamente, infettando a loro volta gli eventuali congiunti, colleghi e contatti stretti.

Insomma, con la variante Omicron non ci si può neanche più fidare dei tamponi-rapidi.

Sembra appurato che i test antigenici rapidi riescano a rilevare Omicron, con però un certo errore che è conosciuto in questi tamponi con sensibilità leggermente inferiore a quelli classici molecolari. Cosa fare quindi?

Meglio campioni prelevati in gola

Sembra che la variante Omicron sia maggiormente presente in gola rispetto che nel naso. Quindi a essere maggiormente soggetti a fallire sarebbero i tamponi nasali . O meglio, potrebbe volerci più tempo perché il test nasale rilevi la presenza della variante. Ma questa al momento è ancora solo una ipotesi non confermata. Come riportato dal Corriere, uno studio recente eseguito su 30 persone negli Stati Uniti probabilmente esposte a Omicron ha rilevato che i test sulla saliva, che in Italia non sono stati autorizzati, erano in grado di scoprire i casi di Covid ben tre giorni prima rispetto ai test antigenici rapidi nasali.

Attenzione ai risultati negativi, cosa fare?

Cosa comporta questo? I test antigenici rapidi, che cercano una proteina specifica sul virus Covid-19 , restano estremamente efficaci nel confermare i casi positivi, ma quando il risultato fosse negativo, in alcuni casi potrebbe essere sbagliato. Il consiglio degli esperti è il medesimo: se si hanno sintomi da variante Omicron ma il tampone è risultato negativo, meglio trattenersi in isolamento perchè si potrebbe contagiare un gran numero di persone. I sintomi Omicron sono molto simili a quelli di un raffreddore, che però può essere aggravato. (8 sintomi che indicano che hai contratto la variante Omicron: naso che cola, mal di gola, sudorazione)

Quando eseguire il tampone

Due sono i fattori che possono falsare l’esito dei tamponi: il momento in cui vengono eseguiti e il modo in cui viene prelevato il campione da analizzare. Per quanto riguarda il primo fattore, sia il test rapido che quello molecolare devono essere fatti da 48 ore dopo il contatto con un positivo e ripetuti a distanza di 5 giorni.

Il consiglio è quello di fare un primo test rapido e poi aspettare da 24 a 36 ore per un secondo test. Molte confezioni di test antigenici danno proprio queste istruzioni. In caso di sintomi, invece, il test può essere eseguito subito.