Arriva un importante avvertimento da molti medici dell’Asl e del 118, sconvolti dalle numerose segnalazioni di persone che giungono in pronto soccorso con ustioni gravi e altri sintomi, dopo aver avuto contatti con una pianta non del tutto innocua: la Panace di Mantegazza.
Il lattice che fuoriesce dalle foglie e dai rami danneggiati può provocare estese ustioni profonde sulla pelle.
Nonostante si tratti di una pianta erbacea, i suoi fusti vigorosi e cavi possono raggiungere le dimensioni di un albero. Le foglie, molto grandi alla base, diventano progressivamente più piccole lungo l’asse fiorale.
Dopo la fruttificazione la pianta muore. La preoccupazione principale è l’alto livello di tossine chimiche contenute nella sua linfa che possono arrecare seri danni alla nostra salute.
Le molecole contenute nel fusto della pianta, infatti, possono potenzialmente creare danni nel caso in cui dovessero entrare in contatto con la pelle umana, soprattutto se il soggetto dovesse essere esposto al sole. A tal proposito, gli esperti parlano di ustioni anche gravi e cicatrici che possono guarire anche dopo 7 anni. A contatto con gli occhi, non si esclude cecità.
Dove si trova il panace di Mantegazza? abbiamo avvistamenti anche in Italia. In particolare, la pianta risulta presente in cinque regioni: Lombardia, Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Veneto. Occorre tenere gli occhi aperti.
Se per qualsiasi ragione si entrasse in contatto con questa pianta, la prima cosa da fare è lavarsi con acqua e sapone e poi recarsi all’ospedale. Gli esperti raccomandano di eradicarla nel caso la si dovesse vedere. Per farlo occorre però proteggere il corpo con abiti adatti, munirsi di guanti e occhiali, e coprirsi anche il viso. E’ una pianta molto pericolosa ed è fondamentale saperla riconoscere. Si trova soprattutto lungo sentieri e argini, ma cresce anche in luoghi come parchi, cimiteri e terreni incolti.
Come riconoscerla:
1) il colore delle foglie, a differenza dell’angelica, dell’Heracleum lanatum e della panace comune (Heracleum sphondylium), sono di colore verde chiaro brillante e tendente al giallo con le profonde lobature e segmentazioni;
2) l’aspetto del tronco è molto spesso e robusto, simile a quello del carciofo, con striature rosso scuro e contornato da peli irti;
3) l’altezza e la mole che sono molto superiori a quelle delle altre due piante citate dalle quali va distinta;
4) l’aspetto ovoidale dei frutti e del loro involucro, nel momento della fioritura rimane attaccato alla base dell’ombrella e tende ad appassirsi;
5) il diametro e l’imponenza dell’ombrella che è la più grande tra le ombrellifere In Italia la Panace di Mantegazza si trova solo in Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria occidentale, nell’estremo settentrionale della Lombardia e, secondo altre fonti, anche in Veneto e Trentino, mentre segnalazioni sporadiche sono state riportate a Cremona, nel Bresciano, nella Bergamasca e in Valcamonica.
Si raccomanda di non toccare la pianta ed eventualmente di farlo solo se dotati di guanti protettivi per sostanze chimiche ed occhiali antispruzzo.