Allerta Omicron 2, ritornano ad aumentare i casi in Italia e Cina. «Il nuovo sintomo a lungo termine che spaventa»
In questi giorni il terrore della guerra ha celato le notizie che riguardano il covid, che purtroppo sta tornando prepotentemente tra di noi. Gli esperti hanno lanciato l’allarme: i casi sono in netto aumento e Omicron 2 spaventa molto, anche a causa di nuovi sintomi a lungo termine.
Allerta Omicron 2, ritornano ad aumentare i casi
Nelle scorse settimane sembrava che il Covid avesse deciso di abbandonare l’Italia, i casi erano drasticamente diminuiti e anche il numero dei morti. Ora però gli esperti lanciano l’allarme: i casi aumenteranno nei prossimi giorni, a causa della nuova variante Omicron 2 che desta preoccupazione a causa di sintomi nuovi.
Il consiglio è quello di non abbassare la guardia. A lanciare l’allarme è il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta.
In alcune zone del paese si sta diffondendo Omicron 2, sottovariante molto contagiosa come la «sorella» Omicron. E da alcuni studi emergono nuovi sintomi a lungo termine legati all’infezione.
Ad aumentare sono anche i casi un Cina: nelle ultime ore sono state registrate 213 nuove infezioni di Covid-19 a trasmissione locale.
Non solo. Sono stati segnalati 113 nuovi contagi importanti e 442 asintomatici, 130 dei quali provenienti dall’estero.
Ma in Italia?
Sono cinque le regioni dove i casi hanno ripreso a crescere: Abruzzo, Molise, Calabria, Puglia e Sicilia.
«La pandemia non è finita – spiega Cartabellotta – e in Italia la circolazione virale è ancora molto alta. Con i dati della pandemia in netto miglioramento e la drammatica situazione in Ucraina che ha catalizzato l’attenzione pubblica, si rischia un grave calo di attenzione nei confronti del Covid, che è un problema tutt’altro che risolto».
E continua: «Il virus circola in maniera molto elevata in Italia: nell’ultima settimana in alcune regioni non solo si è arrestata la diminuzione del numero dei nuovi casi, ma in qualche regione si vede qualche lieve aumento. In questa fase infatti il dato nazionale è influenzato al ribasso dalle principali regioni del Nord come la Lombardia, dove la situazione è particolarmente favorevole. Questo ovviamente trascina verso il basso il dato nazionale mentre in diverse regioni del centro sud si sta già verificando un’inversione di tendenza».
Nuovi effetti del Covid: il sintomo a lungo termine
Il Covid-19, anche in forma lieve, può provocare dei cambiamenti strutturali riconoscibili del cervello. Soprattutto in aree legate all’olfatto e alla memoria. Lo rivela un lavoro pubblicato sulla rivista Nature e condotto da Gwenaëlle Douaud della University of Oxford.
Dai risultati dello studio è emerso che alla seconda risonanza i pazienti guariti da Covid presentano diverse alterazioni strutturali e anatomiche come la riduzione della corteccia cerebrale, specie in alcune aree dedicate a memoria e olfatto. Non solo. È stata registrata anche la riduzione del volume complessivo del cervello e danni evidenti alla corteccia olfattiva. «Quanto questo quadro osservato sia reversibile nel tempo resta da indagare» conclude Douaud.
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