Hai dei conti in sospesi con il Fisco che non superano i 1000 euro? Allora puoi tirare un sospiro di sollievo infatti, non dovrai più pagare nulla.
L’annullamento del pagamento si potrà applicare sulle cartelle affidate alla Riscossione tra il 1° gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2010 ed individuate in base a tre elementi: la sorte capitale, gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo e le sanzioni che risultano dai singoli carichi.
Lo ha stabilito la sentenza della Corte di Cassazione n. 11817 del 18 giugno 2020.
Secondo i magistrati infatti il contribuente che ha aderito alla pace fiscale e ha un conto in sospeso col Fisco, ha diritto al saldo e stralcio del debito fino alla somma di 1.000 euro.
È importante però specificare che non viene stralciato l’intero importo della cartella, ma solo il debito: quindi rimane il costo del recupero da saldare.
La decisione della Cassazione interessa le cartelle affidate all’Agenzia delle Entrate-Riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010: vediamo come calcolare l’importo del debito.
Saldo e stralcio, annullate le cartelle sotto i 1.000 euro. Come si calcola il debito
Annullate le cartelle esattoriali sotto i 1.000 euro di debito: la decisione si trova nella sentenza n. 11817/2020 della Corte di Cassazione, pubblicata il 18 giugno 2020.
Il contribuente, secondo i magistrati, ha diritto al saldo e stralcio della propria cartella se il debito non supera i 1.000 euro.
Per calcolare l’importo del debito, si dovrà tener conto del netto del debito stesso, senza includere e considerare gli interessi dovuti all’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
L’annullamento delle cartelle verrà applicato sulla base di tre elementi:
-la sorte capitale;
-gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo;
-sanzioni e interessi.
La mora applicata dall’AdER, invece, rimane a carico del contribuente.
Il limite di 1.000 euro quindi è da considerare per ogni singolo debito, quindi per ogni singolo carico affidato alla Riscossione. Per carico s’intende:
“[…] la singola partita di ruolo, cioè (l’insieme dell’imposta, delle sanzioni e degli interessi accessori. Ne discende che oggetto del condono è il singolo debito e non l’importo complessivo della cartella.”
Perciò, se ca cartella ha un debito che ammonta a 3.000 euro, costituita da 6 carichi da 500 euro, la cartella non verrà pagata e sarà annullata.
È stata l’Agenzia delle Entrate a provvedere in automatico all’annullamento delle mini-cartelle entro il 31 dicembre scorso. Rimane in carico al contribuente, invece, la verifica dell’avvenuto stralcio accedendo all’Area Riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione attraverso una delle modalità previste dall’Agenzia: Spid, credenziali Agenzia delle Entrate, credenziali Inps.