Coronavirus

Annuncio di Angelo Vescovi, direttore scientifico: “Ecco lo spray nasale contro il coronavirus


Vanno avanti le ricerche sul Coronavirus e sono sempre di più le buone notizie che ci danno qualche speranza in più circa la cura di questo virus letale.
I ricercatori della Columbia University hanno realizzato un antivirale da spruzzare nel naso per bloccare il coronavirus e che, sembra dare ottimi riscontri.

Uno spray nasale contro il coronavirus. Potrebbe essere questa la nuova frontiera nella battaglia contro il Covid-19, lo sostiene il biologo Angelo Vescovi, direttore scientifico della struttura sanitaria “Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo” (Foggia). Lo spray è il risultato una ricerca della Columbia University Medical Center di New York.

Uno spray nasale contro il coronavirus: la ricerca

A coordinare le ricerche sono due italiani: Matteo Porotto e da Anne Moscona: si tratta di un farmaco che va spruzzato direttamente all’interno delle narici.

I primi risultati sembrano essere molto promettenti, nonostante il  composto sia stato testato soltanto sui furetti e la ricerca non è stata ancora sottoposta a revisione dalla comunità scientifica.

Per realizzare lo spray gli scienziati hanno messo a punto molecole dette lipopeptidi, piccole proteine legate a un lipide (un grasso) che dovrebbero agire impedendo che un virus si leghi alla membrana della cellula ospitante, la cellula dell’organismo che lascerà entrare il patogeno e verrà infettata.

Il nuovo composto dovrebbe riconoscere la proteina spike, utilizzata dal Sars-CoV-2 per penetrare nelle cellule, e frapporsi tra questa e la zona in cui avviene il contatto, così da impedire alla spike di adottare la forma necessaria per realizzare il legame con la cellula. In uno studio precedente avevano dimostrato l’efficacia della molecola sull’essere umano tramite una simulazione in 3D.

I risultati ottenuti

Gli scienziati hanno pertanto messo a contatto i furetti a cui era stato spruzzato lo spray anti covid con quelli che erano infetti da coronavirus. Dopo giorni, il risultato è stato sorprendente: i furetti trattati con questo farmaco non sono risultati positivi successivamente, perchè non si sono contagiati.

I risultati incoraggianti spingono i ricercatori a volere testare prima possibile la scoperta su volontari umani.

Gli scienziati hanno spiegato come sia semplice somministrare l’antivirale per via nasale e che la sua azione coprirebbe un periodo di 24 ore. Questa modalità di somministrazione non è l’unica in fase di sperimentazione come dimostrano gli studi dei ricercatori di Porton Down della Public Health England in California.

Lo spray potrebbe rappresentare una grossa rivoluzione: spruzzata nel naso prima di esporsi al virus o come  profilassi subito dopo essere stati esposti, dopo il contatto con una persona positiva.

 

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