Antonella, è volata via per sempre: la piccola, vittima di una sfida mortale sul social Tik Tok, è deceduta nella giornata del 21 Gennaio e i suoi genitori hanno deciso di donare i suoi organi, affinchè potesse salvare la vita di molti altri bambini.
Sequestrato il suo cellulare, è emerso che Antonella aveva diversi profili social, su Tik Tok e anche su Facebook e Instagram.
«Le ho dato io la cinta con cui si è uccisa». Così ha raccontato il padre della piccola Antonella, la bambina morta a Palermo a 10 anni per aver fatto una challenge su TikTok. Angelo ha raccontato al La Repubblica cosa è successo poco prima che la piccola morisse, ricordando che le aveva dato lui la cinta dell’asciugamano con cui si è uccisa, dopo essersi chiusa in bagno.
“Voleva essere la regina, la star di TikTok e c’è riuscita. È finita proprio come voleva lei”, dice con amarezza Angelo Sicomero, 33 anni, muratore a giornata e papà di altre due bambine. ”Devo stare calmo, tra due settimane sarò di nuovo papà e di nuovo di una femmina. Ma se potessi spaccherei il mondo”.
L’uomo spiega che lui e la madre le avevano regalato il telefono proprio per Natale dopo tante insistenze della bambina che spesso rubava lo smartphone della mamma per scaricate TikTok e fare i video, così si erano arresi e avevano ceduto alle richieste.
Antonella era una bambina molto ubbidiente, per questo non si sono mai allarmati troppo: «Ballava e cantava, scaricava tutorial per truccarsi o per acconciare i capelli. Avrebbe voluto fare l’estetista da grande. Non ho mai avuto l’esigenza di controllarla e infatti non le ho mai sequestrato il cellulare per vedere cosa facesse. Perché tra noi non c’erano segreti. È la regola della famiglia: ci si dice tutto e ci si aiuta tutti», ha raccontato il padre. La sera della sua morte Antonella era andata in bagno da sola, e lì ha partecipato alla sfida social e si è stretta la cinta al collo fino a soffocare.
La famiglia è distrutta per l’accaduto, la coppia è in attesa della loro terza figlia, una femminuccia che dovrebbe nascere tra due settimane. Ma la gioia della nascita è stata oscurata dalla tragedia su cui sta indagando la polizia per capire se ci sono terze persone coinvolte nella vicenda. «Ho il timore che qualcuno l’abbia contattata in privato e convinta a fare quella sfida. Ma penso anche che forse in quei cinque minuti mia figlia non è stata più lei».
“Ricordo ogni singolo istante precedente alla morte di mia figlia, anche le parole che ho detto“, ricorda il papà
“Per adesso non mandiamo le bambine a scuola per paura del coronavirus. Antonella era stata al cellulare in chat con le sue amiche, poi aveva fatto i compiti e avevamo cenato”. Ma poco prima Antonella aveva chiesto al padre di prestarle una cintura, quella che le ha dato era molto elastica. “Era in bagno a fare la doccia”, riesce a dire Angelo senza poter poi continuare la descrizione della serata maledetta. Di solito Antonella andava in bagno con la sorella di nove anni ma mercoledì è andata da sola. “Erano due corpi e un’anima perché avevano pochi mesi di differenza. Antonella era la mammina per lei e per l’altra sorellina di cinque anni”.
I genitori hanno scelto di donare gli organi di Antonella che possano aiutare altri bambini: «Il dono più bello che potevamo fare. Perché mia figlia era allegra, generosa, e avrebbe fatto cosi. Tre bambini vivranno grazie a lei e rivivrà in loro».