Incredibile ma vero: poco prima di morire una donna ha pensato bene di farsi “due conti” analizzando la sua vita e valutando chi tra i familiari le è stata accanto, chi ha combattuto con lei nelle sofferenze e chi le ha dimostrato sostegno ed amore. Pochi o nessuno purtroppo! Ha deciso pertanto di non lasciare loro in eredità i suoi soldi, accumulati nei suoi anni di lavoro, distruggendoli!
Tra genitori e figli, si solito, si crea a partire dalla nascita, un legame indissolubile che sarà saldo e puro anche dopo la morte. Ma i figli non sempre amano prendersi cura di coloro che li ha messi al mondo, pertanto, pur non rispettandoli, hanno le pretese sul loro patrimonio e sulle ricchezze, accumulate in una vita di lavoro. Ci sono genitori che pur di non sentirsi abbandonati e rifiutati, attraggono i figli garantendo loro l’eredità sicura dopo il loro decesso, altri invece, con grande forza di volontà, li escludono dalla loro vita materiale.
Di certo la protagonista di questa vicenda non fa parte della prima categoria.
In Austria, un’anziana ha deciso di distruggere un milione di euro pur di non lasciarlo in eredità ai suoi familiari.
Il suo patrimonio, attestabile in circa 950mila euro, è stato ritrovato in brandelli sul suo letto. Oltre alle banconote, la donna aveva distrutto alcuni libretti di risparmio sui cui aveva versato diverse migliaia di euro.
Della sua enorme fortuna non è rimasto praticamente niente. Nel frattempo lei è deceduta da sola nella casa di riposo dove si era trasferita per passare gli ultimi giorni della sua vita.
La notizia, lanciata inizialmente dal giornale Kurier, ha rapidamente fatto il giro del mondo. A confermare questa assurda storia ai giornali dell’agenzia France Presse è stato il procuratore di Stato, Erich Habitzl, che si è occupato del caso:
“Il danneggiamento del denaro posseduto dalla donna non è configurabile come reato, quindi non possiamo aprire un’inchiesta”, ha sottolineato Habitzl, lasciando di stucco i familiari che speravano nell’aiuto della legge.
Per loro fortuna potrebbero però riuscire lo stesso a recuperare parte delle banconote distrutte. La Banca centrale Austriaca (OeNB) si è infatti dimostrata disponibile nel ritirare i brandelli di banconote per metterne di nuove.
Intervistato dal Kurier, Friederich Hammerschmidt, vice della divisone “Cassa” della banca nazionale austriaca ha spiegato: “In caso di denaro ridotto a brandelli, gli eredi hanno diritto alla sostituzione, purchè l’origine di quel denaro può essere certificata.”
Se la vicenda si fosse svolta in Italia, con molte probabilità, gli eredi sarebbero dovuti rimanere a bocca asciutta a causa delle diverse disposizioni adottate generalmente dalle banche.
Secondo le linee di principio indicate dalla Banca di Italia, infatti, una banconota mutilata può essere cambiata solo se la parte presentata per il cambio rappresenta più del 50% della banconota originale e se la sua distruzione è avvenuta accidentalmente.
Nel caso in cui le banconote sono state danneggiate intenzionalmente, generalmente, non sono sostituite ma vengono trattenute senza rimborso.
La sostituzione avverrebbe solamente nel caso in cui l’esibitore risulti essere in buona fede e/o se il grado di danneggiamento è modesto (ad esempio piccole scritte, numeri od annotazioni).
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