“In memoria degli oltre 34mila morti, e per tutto quello che hanno fatto i medici, non dobbiamo dimenticare che il virus corre ancora tra noi“: queste le parole il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, mentre commenta le immagini del fine settimana, dove troppe persone sono in giro senza indossare mascherine e senza aderire al distanziamento sociale previsto.
Intervistato dal Fatto Quotidiano, Conte fa un appello: anche se è finito il lockdown, l’emergenza non è terminata. “Abbiamo ancora su di noi la responsabilità di rispettare quelle regole di precauzione, tanto più adesso che tutte le attività sono ripartite“, sottolinea il presidente del Consiglio.
Nella stessa intervista Conte si difende dalle accuse ricevute, da chi pensa che usa il terrore per ottenere i poteri o chi invece, al contrario, pensa che ha sbagliato non usando misure restrittive più severe.
“Lasciamo stare le polemiche. L’importante è che tutti i cittadini comprendano che siamo comunque in una situazione di emergenza. Siamo riusciti a tenere la fase più acuta sotto controllo. La curva epidemiologica è sotto controllo adesso, ma sicuramente se iniziassimo a non rispettare più quelle regole di cautela ancora vigenti potremmo trovarci di nuovo in una situazione di difficoltà“, aggiunge Conte.
Il nostro paese, ribadisce Conte, sta attraversando “una situazione difficilissima”e per affrontare la situazione bisogna agire subito. Gli Stati generali sono serviti moltissimo, rivendica Conte. E avverte: “Dobbiamo avere consapevolezza che stiamo attraversando un anno durissimo. Annus horribilis, l’ho chiamato. Dobbiamo prenderne atto. Pensare che dobbiamo predisporci ad affrontare un autunno e un estate in tutta scioltezza, è troppo. Dobbiamo continuare a monitorare la messa a terra e verificare eventuali ulteriori interventi necessari, nella conspaevolezza che il quadro di finanza pubblica è problematico”.
Conte ha preannunciato così le novità che serviranno per rialzare l’economia italiana: da un lato delle misure immediate, per far fronte ai danni del lockdown e della pandemia di coronavirus. “Ma nello stesso tempo non dobbiamo rinunciare a un piano di rilancio a lungo termine: i fondi ci saranno, la somma sarà molto consistente e lì dobbiamo dimostrare di saper spendere. Cosa che negli ultimi anni, parlo di lustri, l’Italia non è riuscita a fare”, conclude Conte.