Approvato oggi il Decreto Legge Ucraina, il provvedimento che prevede misure per l’accoglienza dei profughi e dispone l’invio di equipaggiamenti militari a Kiev.
Fino al 31 dicembre è prevista a titolo gratuito la cessione all’Ucraina di mezzi ed equipaggiamenti militari non letali, la semplificazione delle procedure per gli interventi di assistenza o di cooperazione in favore dell’Ucraina.
Nel nuovo decreto inoltre viene espressa la piena volontà di aiutare i 71.840 profughi arrivati in Italia. 37.082 donne, 6.661 uomini e 28.197 minori – 277 quelli non accompagnati.
Arrivano anche in Italia, con aria stravolta e nulla in tasca, i profughi dell’Ucraina. Donne, bambini, qualche anziano.
Con l’ultima ordinanza di Protezione civile di ieri, si profilano due strade principali: per almeno 60mila persone è prevista la sistemazione autonoma, che lo Stato sostiene attraverso un «assegno di mantenimento» per i prossimi tre mesi; per altre 15mila, un’accoglienza «diffusa» a cura di associazioni e enti no-profit, che risponderanno a un bando della Protezione civile e riceveranno 33 euro al giorno per ciascun ospite.
Ma restano validi anche gli 8mila posti predisposti tra la rete delle prefetture (Centri di accoglienza straordinaria) e quella dei Comuni (Sistema di accoglienza e integrazione).
Per i rifugiati dall’Ucraina ci sarà un «assegno di mantenimento» da 300 euro (150 per ogni minore nel nucleo familiare) al mese per i prossimi tre mesi, per un massimo di 900 euro per nucleo famigliare.
Molto probabilmente saranno gli sportelli di Poste Italiane a dare il contributo, dietro presentazione del documento di identità e di un permesso di soggiorno temporaneo, sulla base di un’iscrizione a un portale informatico che la Protezione civile sta per lanciare.
I controlli saranno ridotti al minimo, ma sono indispensabili. «Per evitare che i soldi finiscano a chi non ne ha diritto». I diretti interessati dovranno anche presentare domanda di asilo temporaneo alle prefetture, in modo da mettersi in regola con un permesso di soggiorno temporaneo e un codice fiscale. Nel caso in cui la persona trovi lavoro, l’assegno sarà sospeso.
Fonte consultata: Il riformista, La Stampa
Dai un occhiata a tutti i nostri articoli, potrai trovare notizie interessanti suddivise per categoria ⇒ QUI
Entra a far parte del nostro gruppo WhatsApp di Social Magazine, potrai leggere tutti i nostri articoli che pubblichiamo. Unisciti cliccando ⇒ QUI