Il Premier Mario Draghi ha confermato che l’assegno unico, pari a 250 euro, sarà presto erogato alle famiglie italiane che hanno figli.
La misura, pensata dalla Ministra Bonetti, partirà in estate: il beneficio spetterà sia ai lavoratori dipendenti che agli autonomi (nonché ovviamente agli incapienti), l’importo varierà in base al reddito. Come funziona? Chi potrà percepirlo?
Pubblicata in Gazzetta ufficiale (n. 82 del 6 aprile) la legge 46 del 2021 che prevede l’assegno unico, ora è conto alla rovescia per i provvedimenti attuativi, che dovranno dare il via alla nuova misure di sostegno alle famiglie che il governo immagina di far partire dal prossimo 1° luglio, unificando, e in parte potenziando, i contributi oggi esistenti a sostegno dei nuclei con figli a carico.
L’assegno universale è, di fatto, un riordino e una semplificazione di tutte le misure di sostegno economico per i genitori con figli a carico. Verrà corrisposto mensilmente a partire dal settimo mese di gravidanza e fino al 18esimo anno di età per ogni figlio. Per i figli disabili il limite dei 18 anni viene superato.
Si tratta di una somma in denaro o di un credito d’imposta da utilizzare in compensazione per le famiglie. Per i figli successivi al secondo, l’importo dell’assegno viene maggiorato del 20%, così come avviene anche per i figli disabili. La cifra dell’assegno universale è parametrata all’Isee ma anche all’età dei figli a carico. Non concorre, comunque, a formare il reddito familiare né vale per il calcolo del reddito necessario per il riconoscimento delle prestazioni sociali a sostegno del reddito.
L’assegno sarà, inoltre, compatibile con altre forme di sostegno, come per esempio il reddito di cittadinanza, e verrà riconosciuto sotto forma di credito di imposta o erogazione diretta della somma dovuta.
Ma quanto si potrà ottenere?
Per poter accedere al sostegno è importante presentare l’Isee. In base ad esso verranno determinati gli importi mensili che ciascuna famiglia può ottenere:
-Con in Isee fino a 30.000 euro, l’importo annuale degli assegni sarà di 1.930 euro l’anno (161 euro al mese) per ciascun figlio minorenne e a 1.158 euro all’anno (97 euro al mese) per ciascun figlio maggiorenne fino ad un livello di Isee pari a 30mila euro (oltre alle maggiorazioni).
-Con un Isee superiore a 30mila euro il valore dell’assegno decresce in modo non lineare sino a 52mila, quindi diminuisce anche l’importo dell’assegno. Si ipotizza che verrà erogata la cifra di 800 euro l’anno (67 euro al mese) per ciascun figlio minorenne a carico e a 480 euro l’anno (40 euro al mese) per ciascun figlio maggiorenne.
La somma massima che si può ricevere è di 250 euro e riguarda nuclei familiari con Isee bassissimo o con molti figli a carico.
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