Attenzione: questi 3 tipi di pagamenti non vanno mai fatti con soldi contanti! Rischio multe salatissime
La lotta al contante è ormai già partita da tempo e sono sempre di più gli italiani che pagano le varie spese tramite bancomat o carta di credito.
Pagare in cotanti, oltre ad essere poco conveniente, diventa oggi anche rischioso. Ogni volta che il contribuente trasferisce somme di denaro, deve informarsi adeguatamente su come fare e quali strumenti di pagamento utilizzare. Anche donare soldi a figli e nipoti può diventare molto rischioso.
Di solito chi paga tramite carta non corre mai rischi, poichè tutto ciò che avviene è tracciabile, a differenza del pagamento con denaro liquido, in contanti, che può far scattare controllo da parte dell’Agenzia dell’Entrate.
Occorre pertanto fare attenzione ai 3 pagamenti da non fare mai con soldi contanti per evitare perdite e multe salatissime.
Pagare in contanti? No, grazie
Se possediamo del contante in casa e decidiamo di fare una grossa spesa con quel denaro ( comprare un auto, una casa…), rischieremo di essere controllati dal fisco. La sanzione andrebbe sia a voi che fate uso di contante non permesso e sia al professionista che vi vende la casa o l’auto.
La sanzione in questo caso è compresa tra 3.000 e 15.000 euro.
Già dalla scorsa estate il Governo ha messo dei veri e propri paletti per il denaro liquido, dichiarando che ciascun cittadino non può effettuare pagamenti in contanti se la spesa è superiore a 2.000 euro (precisamente 1.999 euro). Il motivo? Oltre all’evasione fiscale, il denaro in contante potrebbe nascondere il tentativo di riciclare soldi sporchi che provengono dagli affari della criminalità organizzata. Bisogna pertanto prestare molta attenzione ai 3 pagamenti da non fare mai con soldi contanti per evitare perdite e multe salatissime.
Attenzione ai 3 pagamenti da non fare mai con soldi contanti per evitare perdite e multe salatissime
1: pagare in contanti cifre superiori a 2.000 euro può essere pericoloso e si può essere sanzionati quindi, attenzione!
2: per chi desidera ottenere gli sgravi fiscali delle spese mediche, pari al 19%, resta obbligatorio pagare esclusivamente con bancomat o pagamenti elettronici. Se la prestazione sarà pagata in contanti, non si potrà chiedere il rimborso. Identico il discorso relativo ai benefici fiscali di cui può godere chi effettua opere di ristrutturazione o acquista apparecchi avvalendosi del bonus mobili ed elettrodomestici.
3: Il terzo pagamento che non si dovrebbe fare con moneta liquida riguarda le spese di fitto, di condominio e alcune forme di retribuzione. Si pensi ad esempio agli stipendi da corrispondere a badanti, addetti alla cura della persona o ai collaboratori domestici. Diversamente da quanto accade con i contanti, chi usa strumenti di pagamento elettronici può dimostrare il versamento della retribuzione mensile spettante.