A molti di noi piace decorare la propria casa con piante d’appartamento: rendono l’ambiente più naturale e purificano l’aria da fumi e agenti inquinanti.
Dobbiamo però stare molto attenti: non tutte le piante sono innocue per gli esseri umani. I nostri bambini e i nostri amici pelosi, possono ingerire foglie di piante velenose e intossicarsi!
Per questo motivo vogliamo mettervi in guardia sulla pericolosità di una pianta tanto amata da noi casalinghe: la dieffenbachia, conosciuta meglio come la pianta del muto
La dieffenbachia è una delle piante d’appartamento più conosciute e diffuse. Molti apprezzano infatti la bellezza delle sue foglie (che si possono trovare in un gran numero di sfumature) oltre alla adattabilità alle condizioni che si possono trovare nelle nostre case.
Pianta molto diffusa in appartamento, la dieffembachia esiste in una trentina di specie, tutte originarie dell’America meridionale ; hanno fusti carnosi, eretti o prostrati.
E’ una pianta che abbellisce sicuramente l’ambiente, ma la maggior parte delle persone non sa che le sue cellule contengono i cristalli di ossalato di calcio, che, a loro volta, contengono degli enzimi proteolitici che aumentano la produzione di istamina, una delle sostanze ritenute più tossiche. Quindi se le foglie vengono masticate da un bambino o anche da un animale domestico e non si interviene subito con un’iniezione, si può andare in shock anafilattico e morire. I sintomi, dopo il mal di stomaco, sono di solito, l’intorpidimento, irritazione della mucosa orale, gonfiore e eccessiva salivazione. La forma più leggera può essere curata con i semplici antistaminici ma, come abbiamo già detto, la cosa può anche degenerare.
A lanciare l’allarme è una mamma che vuole inviare un messaggio a tutte le donne che possiedono questa pianta in casa e hanno bambini piccoli e animali in casa. Pertanto scrive:
“Il mio bambino, un giorno, ha accusato un forte dolore allo stomaco e pensando che si trattasse di un normale mal di pancia, ho tentato di tranquillizzarlo e, fiduciosa, ha pensato che presto sarebbe passato. Ma non fu così, il dolore divenne sempre più insopportabile e sono stata costretta a portarlo al pronto soccorso“.
Dopo la visita i medici le dissero che suo figlio si era avvelenato e dopo essere risaliti alla sostanza tossica, l’instamina, hanno chiesto alla mamma se avesse in casa una pianta particolare, la dieffenbachia.
Il suo bambino ne aveva ingerito una parte della foglia ma per fortuna, l’arrivo tempestivo in ospedale ha risolto la situazione.