Diritti e doveri

Bancomat addio, gli sportelli Atm stanno per chiudere definitivamente. Ecco cosa cambia dal 1°Luglio

La lotta al contante è partita già da diverso tempo e si invoglia sempre di più i cittadini a pagare con carta di credito, bancomat piuttosto che con banconota. La lotta al contante però si concretizzerà a breve tramite la chiusura definitiva degli sportelli ATM, che costringeranno il cliente a non poter prelevare e fare acquisti solo tracciabili, con carta.

In primis, nei prossimi giorni ciascuna banca potrà aumenterà la tariffa per il prelievo, quindi prelevare ad uno sportello diverso dalla banca di appartenenza costerà molto caro e successivamente gli stessi istituti di credito rimuoveranno, in modo graduale, le postazioni, con lo scopo principale di tagliare i costi di gestione e mantenimento.

Scopo delle banche è quindi quello di ridurre questi costi spingendo i correntisti a optare per i sistemi di pagamento cashless.

Cosa cambia dal 1°Luglio

Dal 1°Luglio ci aspettano 2 grosse novità insomma:

1-diventerà concreta la decisione di Ing Italia che, da luglio, chiuderà tutti gli ATM e le casse automatiche presenti sul nostro territorio.

2- dal prossimo 1 luglio non sarà infatti più possibile effettuare operazioni di acquisto in contanti superiori a 1.000 euro. Il limite (oggi a 2.000 euro) si abbasserà ulteriormente, come già previsto dalla legge. Il tutto, sempre per scoraggiare l’evasione fiscale, ma in realtà è per favorire le banche che dall’uso del contante non guadagnano più come una volta.

Come dichiarato a Milano Finanza da Alessandro Zollo, amministratore delegato di Bancomat: “Se chi fornisce denaro potesse essere ripagato per il servizio che offre, i pos potrebbero essere usati al contrario, non per pagare ma per erogare contanti. Si avrebbe in più una capillarità territoriale a vantaggio degli utenti finali“. Nel caso in cui venisse approvata tale proposta, quindi, si potrebbe prelevare il denaro contante attraverso i Pos in un qualsiasi negozio che aderisce al circuito Bancomat. Al momento, comunque, si tratta solamente di ipotesi e non resta che attendere, per vedere anche come si pronuncerà l’Antistrust in merito.