Assurda vicenda che ha come protagonista una bambina di soli 3 anni: l’insegnante della scuola materna, che frequentava l’alunna, è stata denunciata per lesioni procurate al minore in seguito ad atti di violenza, infastidita dall’eccessiva “logorrea” della piccola.
Orrore in Missouri, dove una maestra ha spaccato la testa a una bimba di soli 3 anni, nell’asilo Brighter Day Care di St Louis. Secondo quanto si apprende da Fanpage, l’insegnante non riusciva a sopportare la bambina che, a suo avviso, parlava troppo.
Così l’ha afferrata per un braccio e l’ha scaraventata con forza contro un armadietto, provocandole una profonda ferita alla testa. La scena è stata immortalata dalle telecamere di sicurezza della scuola.
La donna ripresa dalle telecamere di sorveglianza aveva cercato di far passare la brutale aggressione per una caduta accidentale. I genitori della bimba però si sono fidati del racconto della piccola e hanno chiesto di visionare i filmati che in effetti hanno dato una quadro completamente diverso.
La vicenda: Non riusciva a gestire quella bimba di appena 3 anni che semplicemente parlava in classe all’asilo, così la maestra l’ha presa di forza con un braccio e l’ha scaraventa con violenza contro un armadietto spaccandole la testa. È la terribile sequenza immortalata in un video di sorveglianza all’intero di una scuola materna statunitense e che ora al centro delle accuse nei confronti dell’insegnante responsabile dell’accaduto. Nel video si vede la bimba che è seduta tranquillamente su una sedia e poi si alza un attimo prima che la maestra la prenda con un braccio e la scaraventi dall’altra parte della stanza facendole battere valentemente la testa.
Nell’impatto la piccola ha riportato una profonda ferita alla testa che ha richiesto ben sette punti dio sutura in ospedale. Un episodio brutale che la stessa insegnante ha cercato di nascondere riportando in una nota inviata ai genitori della bimba che la ferita era dovuta a una caduta accidentale della piccola. I genitori, ascoltando la ricostruzione della piccola, hanno chiesto di poter visionare i filmati della telecamera che in effetti hanno dato una quadro completamente diverso. “L’asilo nido avrebbe potuto rivedere quel filmato in qualsiasi momento. ma no lo hanno fatti fino a quando non lo abbiamo chiesto noi , così hanno permesso la donna di continuare a lavorare nella struttura per altri cinque giorni” accusano ora i genitori della vittima