E’ grave la bambina di 13 mesi che nelle scorse ore è stata vittima di un incidente domestico nella sua casa di Gorizia: avrebbe urtato la pentola dell’acqua bollente che si trovava sui fornelli. Trasportata in ospedale, ha riportato gravissime ustioni su volto e corpo.
Episodi molto simili accadono di frequente: pochi giorni fa un bambino di sei anni è stato investito dalla fiamma del barbecue, riportando ustioni gravissime.
Ustioni gravi per una bimba di 13 mesi che si è scottata con dell’acqua bollente nella sua abitazione di Gorizia nel primo pomeriggio. Secondo una prima ricostruzione una pentola di acqua bollente si trovava sui fornelli ed è stata urtata. L’acqua ha raggiunto la piccola che si è così ustionata: ha rimediando ustioni al volto e al corpo. Immediatamente soccorsa dal personale sanitario, è stata stabilizzata e trasferita d’urgenza al Centro Grandi Ustionati di Padova a bordo del velivolo sanitario Fvg. La prognosi è riservata.
Caso analogo e ugualmente grave quello accaduto a Roma dove un bambino di 6 anni stava giocando con i fratellini quando, correndo, ha urtato la fornacella che è caduta sul flacone di alcol innescando una fiammata che lo ha investito in pieno: Josè ha riportato ustioni di secondo grado sul 31 per cento del corpo e dopo un primo ricovero all’ospedale di colle dell’Ara, è stato trasferito in prognosi riservata al policlinico Gemelli di Roma.
I genitori stavano preparando la brace per cuore gli arrosticini, nel cortile esterno, i fratellini di 9, 6 e quattro anni stavano giocando, come altre volte è accaduto. «Lui ha reagito bene ma ha ustioni serie» dice dice al telefono Manuel, il papà del bambino, mentre a bordo dell’ambulanza partita da Chieti è diretto verso Roma. Poi il racconto di ciò che è accaduto: «C’era la fornacella accesa, ci stavano preparando per il pranzo e praticamente, e lui correndo, mente giocava con gli altri due fratelli, si è portato tutto appresso: si è bruciato per l’alcool (che stava vicino alla fornacella) che ha preso fuoco perchè c’era la fiamma per accendere il carbone, non c’era la ancora brace perchè altrimenti neanche prendeva fuoco».
La prima a soccorrere Josè è stata la madre, poi il padre lo ha portato con l’auto in ospedale dove è arrivato poco dopo le 12.30 e dove le sue condizioni sono apparse subito piuttosto gravi. Il bambino è stato intubato e nel primo pomeriggio trasferito al policlinico Gemelli in prognosi riservata e con un referto che parla di ustioni al volto collo, torace, ad entrambi gli arti superiori e ritorno di fiamma da alcol su barbecue.