Bimba recupera l’udito grazie alla ricostruzione in 3D: al Santobono di Napoli intervento record
Il nostro sito non si colora solo di cronaca nera ma anche di belle notizie, che profumano di speranza: una bambina è riuscita a recuperare completamente l’udito grazie ad un intervento record eseguito dall’Unità Operativa di Chirurgia Protesica della Sordità Infantile, all’ospedale Santobono.
Una bambina ha potuto recuperare l’udito grazie alla tecnologia in 3D. Nella fattispecie, alla piccola, affetta da ipoacusia, è stato ricostruito in 3D l’osso temporale. L’intervento è stato eseguito dall’Unità Operativa di Chirurgia Protesica della Sordità Infantile dell’ospedale pediatrico di Napoli ed è perfettamente riuscito: la bimba ha recuperato l’udito. L’osso temporale è fondamentale per l’udito. Si tratta di un osso pari posto alla base della scatola cranica e contiene al suo interno la coclea, organo interno dell’apparato uditivo, nonché gli ossicini dell’udito. L’osso prende il nome dalla tempia, regione del cranio che contribuisce a formare.
Questo tipo di intervento è già stato eseguito altre volte e la tecnologia 3D è molto usata in campo medico.
Attraverso questo tipo di stampa infatti, è possibile riprodurre potenzialmente qualsiasi oggetto: il modello viene elaborato digitalmente grazie ad un software; l’hardware, poi, vale a dire la stampante 3D che, grazie a quella che viene definita produzione additiva, costruisce l’oggetto che inizialmente si era elaborato soltanto graficamente.
Che cos’è l’ipoacusia?
L’ipoacusia, come si legge anche sul portale di Humanitas, è associata alla perdita parziale d’udito. I suoni appaiono confusi ed ovattati e caratterizza la difficoltà di comprendere le parole di un discorso se avviene in presenza di rumori di sottofondo o di più interlocutori. Diverse sono le cause che possono portare a questa condizione: danni strutturali all’orecchio, cerume, accumuli di liquido, copri estranei, invecchiamento dell’apparato uditivo. Può colpire uno od entrambe le orecchie e si manifesta spesso con problemi d’equilibrio, vertigini, acufene e sensazione di pressione. Questo problema può essere anche congenito o causato da traumi o da effeti collaterali di farmaci.