Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha definito “grandi e impensabili” i progressi compiuti in sede di Consiglio europeo, riunito oggi in videoconferenza per valutare il pacchetto di misure economiche da implementare contro la crisi innescata dall’emergenza coronavirus.
Dopo la lettera inviata dall’Italia, insieme a 8 Paesi membri, sottolinea Conte “i 27 Paesi Ue riconoscono la necessità di introdurre uno strumento innovativo, da varare urgentemente, per proteggere le nostre economie e assicurare una ripresa europea che non lasci indietro nessuno, preservando, per questa via, il mercato unico”. Il prossimo 6 maggio, quindi, la Commissione europea presenterà un Recovery Fund con i quali i Paesi più colpiti proteggeranno le loro economie.
Intervenendo in conferenza stampa, il presidente del Consiglio ha poi aggiunto: “È stata una tappa importante nella storia europea. Tutti i 27 Paesi hanno accettato di introdurre uno strumento innovativo contro la crisi sanitaria, economica e sociale: un fondo per la ripresa con titoli comuni europei per finanziare la ripresa di tutti i Paesi più colpiti, tra cui l’Italia ma non solo. È passato il principio che sia un strumento urgente e necessaria. L’Italia è in prima fila a chiederlo: la nostra lettera con altri 8 Paesi è molto importante perché uno strumento del genere finora era impensabile. Renderà la risposta europea molto più efficace grazie all’utilizzo del Recovery Fund”.
Su Facebook scrive: “Grandi progressi, impensabili fino a poche settimane fa, all’esito del Consiglio Europeo appena terminato. Un lungo percorso, avviato con la nostra iniziativa e con la lettera dei 9 Paesi Membri, oggi segna una tappa importante: i 27 Paesi riconoscono la necessità di introdurre uno strumento innovativo, da varare urgentemente, per proteggere le nostre economie e assicurare una ripresa europea che non lasci indietro nessuno, preservando, per questa via, il mercato unico.
La Commissione lavorerà in questi giorni per presentare già il prossimo 6 maggio un “Recovery Fund” che dovrà essere di ampiezza adeguata e dovrà consentire soprattutto ai Paesi più colpiti di proteggere il proprio tessuto socio-economico.
A breve vi fornirò maggiori dettagli in conferenza stampa”.