Anche il virologo Roberto Burioni, è stato contestato su Twitter per aver attaccato i No Vax, tutti coloro che, al momento hanno rifiutato di fare il vaccino: “Saranno agli arresti domiciliari chiusi in casa come dei sorci”, queste le sue parole.
Roberto Burioni si è detto da subito favorevole al Green Pass, definendolo come l’unico mezzo per porre fine alla pandemia.
Secondo l’ultimo provvedimento approvato ieri dal Consiglio dei ministri il documento servirà infatti a frequentare locali al chiuso, come bar o ristoranti, ma anche per andare in palestre, cinema, piscine, centri termali, spettacoli all’aperto, sale bingo, teatri, eventi sportivi, musei, centri benessere, fiere, sagre, sale scommesse, parchi di divertimento, partecipare a congressi o concorsi. Senza il green pass, che attesta l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dal Covid o un tampone effettuato nelle ultime 48 ore, non è infatti possibile accedere a questi luoghi.
Lo scienziato Burioni, docente all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, su Twitter ha commentato così: “Propongo una colletta per pagare ai novax gli abbonamenti Netflix per quando dal 5 agosto saranno agli arresti domiciliari chiusi in casa come dei sorci“. La provocazione non è piaciuta a molti utenti che lo seguono sui social.
“Io capisco la frustrazione che deriva da attacchi quotidiani volgari, ma rispondere con questi toni, per qualcuno che ha meritoriamente scelto di fare divulgazione, è altamente controproducente e dannoso“, ha commentato un utente. “Però io non sono così convinta che questo tipo di messaggio funzioni o aiuti qualcuno“, scrive un atro follower del professore. E ancora: “Detto da uno che aspetta con ansia di essere vaccinato: questi toni penso incentivino più persone a NON vaccinarsi, l’opposto di quello che lei sta cercando (giustamente) di fare. Ne vale la pena?”.
Burioni si è esposto dopo la conferenza stampa di Draghi, durante la quale il premier ha lanciato un appello a tutti gli italiani, per convincere gli indecisi a vaccinarsi: “L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire, sostanzialmente. Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire: non ti vaccini, ti ammali, contagi, qualcuno muore”, aveva detto, in riferimento alle dichiarazioni di Matteo Salvini, scettico sulla somministrazione del siero anti Covid ai giovani.
Da uno “studio Usa su pazienti vaccinati” contro Covid-19 “che si sono comunque infettati” emerge “un dato interessante: è che hanno molto meno virus nella loro gola rispetto ai non vaccinati, ed è quindi ragionevole pensare che i vaccinati siano molto poco infettivi. Chi si vaccina protegge se stesso e gli altri“, ha spiegato ancora il virologo.