Da quando è stato introdotto il Green Pass, la linea del Governo si fa sempre più dura e i paletti per i non vaccinati aumentano a dismisura.
Già approvato in Parlamento, il Decreto che prevede la sospensione dello stipendio per tutti i lavoratori che si presenteranno a lavoro sprovvisti di Green Pass.
Ma, l’ultima proposta che fa tremare, è quella del Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori), che potrebbe mettere la pensione ed il reddito di cittadinanza a rischio per i percettori non vaccinati contro il Covid-19
Per par condicio insomma, è stato proposto di estendere il green pass obbligatorio non solo a tutto il mondo del lavoro, ma anche ai detentori di Reddito di Cittadinanza e pensione di cittadinanza.
Codacons, infatti, chiede la sospensione del sussidio per chi non si sottopone alla vaccinazione contro il Covid-19.
Sia per i lavoratori del settore pubblico che privato, dal 15 ottobre e fino al 31 dicembre, sarà obbligatorio esibire il Green Pass per accedere al posto di lavoro. Il controllo è affidato al datore di lavoro (o suoi delegati individuati con atto formale) che dovrà definirne le modalità entro il 15 di ottobre.10 ore fa
È prevista la sanzione pecuniaria da 600 a 1500 euro per i lavoratori del settore privato che abbiano avuto accesso violando l’obbligo di green pass. Inoltre, per le aziende con meno di 15 dipendenti, è prevista una disciplina volta a consentire al datore di lavoro a sostituire temporaneamente il lavoratore che ne è privo.
Stando a quanto afferma il Presidente di Codacons, Carlo Rienzi, bisognerebbe applicare la stessa norma applicata per il resto dei lavoratori. Dunque, chi non si vaccina contro il Covid rischia di vedersi sospeso il Reddito o la Pensione di Cittadinanza.
Il Presidente Rienzi di Codacons puntualizza:
“Di fatto l’esecutivo ha introdotto l’obbligo della vaccinazione per i lavoratori, prevedendo la sospensione dello stipendio per chi non si vaccina. Lo stesso principio va adesso applicato sia a chi percepisce il reddito di cittadinanza, sia ai pensionati, istituendo la sospensione del sussidio voluto dal M5S nei confronti degli aventi diritto che risultino non vaccinati, e la sospensione della pensione per quegli anziani che rifiutano la vaccinazione”.
Per quanto riguarda i pensionati si avrebbe il vantaggio di proteggere una categoria fragile all’interno della quale si registrano ancora forti opposizioni al vaccino.
Attualmente le uniche cause di sospensione del Reddito/Pensione di Cittadinanza sono ascrivibili alle seguenti:
-Non aggiornamento dell’ISEE,
-variazioni nel nucleo familiare rispetto all’anno precedente che possono determinare un aumento o riduzione dell’importo del reddito di cittadinanza,
-è stato raggiunto il limite di erogazione delle mensilità del beneficio come abbiamo anticipato, ovvero i 18 mesi.
E, adesso, con l’estensione del green pass obbligatorio ai lavoratori dal 15 ottobre, lo stesso principio potrebbe essere applicato anche ai percettori del Reddito/Pensione di Cittadinanza.
Pertanto, essere sprovvisti di green pass o di certificato verde potrebbe comportare la sospensione del Reddito/Pensione di Cittadinanza.
Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità il nuovo Decreto Legge per l’estensione del Green pass a tutti i luoghi di lavoro, sia ai lavoratori pubblici che a quelli privati.
“Vogliamo rendere i luoghi di lavoro più sicuri, e rendere ancora più forte la campagna di vaccinazione. Un utilizzo ancora più significativo del green pass ci aiuterà ancora di più”, ha detto il Ministro della Salute Roberto Speranza.
Cosa cambia per chi è sprovvisto del green pass? Scatta subito la sospensione dal lavoro per i lavoratori privati, mentre per i dipendenti pubblici vale dopo cinque giorni.
Per il periodo di sospensione non sono dovuti la retribuzione e altro compenso o emolumento. L’obbligo di Green pass per l’accesso ai luoghi di lavoro si applica anche “ai soggetti titolari di cariche elettive o di cariche istituzionali di vertice”, ovvero a sindaci e presidenti di Regione, nonché ai consiglieri.
Il green pass è un documento cartaceo o elettronico (“certificato”), disponibile anche su app, che attesta che una persona:
-Sia stata vaccinata per il Covid-19
-Abbia effettuato un test, risultato negativo, al Covid-19 entro 48 ore.
-Sia guarita dal Covid-19 da massimo sei mesi.
Fonte: Codacons