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Chiusura ristoranti alle 18, tranne quello della Camera. Subito chiuso dopo violente polemiche


Come stabilito dal nostro Governo, nel Dpcm del 26 Ottobre, tutti i ristoranti e bar dovranno chiudere alle 18 per frenare la curva dei contagi. A quanto pare però, a far eccezione, c’è il ristorante della Camera, di Montecitorio, che resta aperto anche dopo questo orario stabilito.

Questo ristorante si compone di una grande mensa che è al piano Aula. Tre saloni, un centinaio di coperti, dove abitualmente i deputati si danno il turno ordinando à la carte.

In tempi di Covid era stato chiuso e trasformato in un punto di ristoro da asporto. Ieri pomeriggio, però, la “gradita” sorpresa. Gli onorevoli hanno ricevuto un messaggino sul telefono che ne annunciava la riapertura serale. Dal lunedì al giovedì. Nella fascia oraria dalle 19 alle 21. Posti diminuiti a soli 40 coperti per mantenere il giusto distanziamento.

Per questo motivo si sono scatenate violentissime polemiche da parte degli esponenti di Fratelli d’Italia, che hanno invitato il presidente Roberto Fico a richiudere il ristorante mentre il personale apparecchiava i tavoli. «Io non ci vado finché non riaprono tutti i bar e ristoranti», ha annunciato il deputato di Fdi Ciro Maschio, «non è giusto che la maggioranza rossogialla apra fino alle 21 mentre fa chiudere tutti alle 18, ammettendo implicitamente che la chiusura a quell’ora è una fesseria autentica».

«Io e i miei colleghi non abbiamo potuto credere ai nostri occhi», ha commentato la meloniana Augusta Montaruli, «mentre i ristoratori devono chiudere alle 18 e alcuni di noi fanno lo sciopero della fame per pretendere che Conte venga a confrontarsi in Parlamento sul Dpcm tombale per intere categorie, arriva un messaggio dalla Camera che annuncia l’apertura serale del ristorante interno. Mi sembrano degli alieni». Anche Walter Rizzetto, FdI ex M5s, si è arrabbiato: «Se questo ristorante riapre allora vanno tenuti aperti anche tutti gli altri ristoranti».

Intanto, prima dell’intervento di Fico, la notizia è iniziata a girare, indignando gli addetti ai lavori. «Lo Stato non ha mai fatto parte dell’Italia», ha detto lo chef Gianfranco Vissani, commentando la notizia dell’apertura dalle 19 fino alle 21 dei locali della ristorazione al piano Aula. «È un capitolo a sé la gente muore di fame in questo paese, siamo tutti in ginocchio con l’obbligo di lavorare. E vorrei ricordare a tutti, governo compreso, che nel mondo della ristorazione ci sono soprattutto persone che hanno lasciato professioni come medico, ingegnere o altro per dedicarsi alla cucina e sono in ginocchio».


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