Molto di noi credono in diverse forme di malocchio: che siano iettature, fatture, malefici, affascino, ci spaventano e ci procurano disagio. Impariamo a riconoscerlo e ad affrontarlo.
Vi siete mai chiesti che cos’è davvero il malocchio? Di certo non è una cosa da niente, perciò bisogna fare molta attenzione. Per tutti coloro che credono nei malefici, il malocchio è un sortilegio fatto da una persona, attraverso lo sguardo, provocando ad essa o esso un insieme di effetti spiacevoli. Tale maleficio pertanto ha le radici nel tipo di sguardo che si riceve, a ciò che si pensa guardando la persona. Bisogna anche dire, che non sempre il malocchio è un fenomeno volontario, ritenendo che talvolta la persona che lancia tale fattura, lo fa in modo del tutto inconsapevole.
Numerose ricerche sono state effettuate da esorcisti che hanno voluto spiegare, con tutta semplicità, cosa succede durante la fase del malocchio. Uno di questi, Matteo La Gura ha così spiegato:
“chi subisce il malocchio è definito soggetto spugna. Si tratta di persone che hanno una particolare sensibilità e subiscono di frequente influenze malefiche. Il malocchio è molto più leggero di un vero e proprio maleficio. Il malocchio è un influsso negativo che viene comunicato con lo sguardo attraverso vari incontri. Esso, anche se leggero, ha un aspetto pericoloso”
Ma vediamo nel dettaglio quali sono gli effetti prodotti dal malocchio e che in modo riconoscerlo.
La persona colpita da malocchio inizia ad avvertire una serie di spiacevoli sensazioni ed eventi intorno a sé. I sintomi fisici che avverte sono ad esempio il mal di testa, sensazione di stanchezza e sonnolenza eccessiva, stati di nervosismo e aggressività inspiegabili. Di certo non dobbiamo pensare che, ogni volta che accade qualcosa di simile, significa che siamo vittime di malocchio ma, se accade all’improvviso, allora il dubbio può essere fondato.
Accorgersi se qualcuno ci sta guardando trasmettendo maleficio, è molto semplice: secondo la credenza popolare, lo sguardo è ossessivo, nervoso, intenso, e spesso tale persona ci riempie di lusinghe e complimenti ma in realtà pensa l’esatto contrario.
“Le persone comunicano abitualmente con lo sguardo. Ma quello che è peggiore è il processo di suggestione. Chi subisce il malocchio, quotidianamente è soggetto a lamentarsi sempre di tutto e tutti, non riesce più a vivere in modo sereno e cristiano, inizia a perdere la sua fede. Come eliminarlo? Attraverso la preghiera, attraverso il portare al collo una medaglietta miracolosa…di certo non il classico cornicello” – ha concluso La Gura.”
Evitate di riempire la casa di oggetti strani, che vi fanno pensare al male e vi mettono ansia e maggiore nervosismo.
State alla larga da persone malefiche, che parlano sempre male degli altri sputando veleno come se fossero serpenti. Abbiate sempre la forza di nutrirvi di positività, di sentimenti non negativi.
Altro consiglio è quello di chiedere aiuto a parenti o a dei preti che possano benedire la vostra casa.
Rivolgersi ad un parroco potrebbe essere di valido aiuto, oppure, rivolgetevi a persone abbastanza anziane che conoscono perfettamente queste credenze. Una pratica efficace e che viene tramandata da diverso tempo, prevede l’uso dell’acqua e dell’olio. In un piatto pieno d’acqua vengono versate alcune gocce d’olio; se le gocce si uniscono avete il malocchio, viceversa no. Se l’avete si recitano delle preghiere e il malocchio va via.