Diritti e doveri

Con la riforma del catasto 2022, potrebbe ritornare l’IMU sulla prima casa: italiani terrorizzati

Avrete sicuramente appreso dai tg nazionali che il nostro attuale Governo sarebbe intenzionato a introdurre una riforma catastale.

Tale riforma però non convince troppi italiani, anzi, sembrano essere terrorizzati dall’eventuale attuazione della stessa. Sono soprattutto le associazioni a tutela della proprietà immobiliare che insorgono contro la riforma. Cerchiamo di capire perchè.

Riforma del catasto: torna l’incubo

La riforma del catasto consiste sostanzialmente nel riformare, rivedere e aggiornare le rendite catastali e di conseguenza andare a modificare l’IMU, già pesantissima che gli italiani pagano, considerando che essa viene applicata sulla seconda casa.

Nel mirino c’è proprio la prima casa perché secondo numerose associazioni che si occupano di proprietà immobiliare, l’escamotage del Governo per far pagare l’IMU sulla prima casa sarà il seguente. Il ragionamento è molto semplice. Cerchiamo di comprendere in quale trappola potremmo cadere se si dovesse attuale la riforma.

Come può tornare l’IMU sulla prima casa

Come già anticipato, l’IMU, ovvero l‘Imposta Municipale Propria, è il tributo istituito dal governo Monti nella manovra Salva-Italia del 2011 e si paga a livello comunale sul possesso dei beni immobiliari, precisamente sulla seconda casa oppure sulla prima casa purchè essa sia considerata di pregio.

Attraverso la riforma del catasto proposta dal Governo Draghi, si andrebbe a manipolare le rendite catastali e sarà facile far apparire anche delle prime case assolutamente normali come immobili di pregio e quindi colpirle con l’IMU.

Questo non è l’unico problema che potrebbe generarsi dall’attuazione di tale riforma.

Modificando le rendite catastali sarà facile  far apparire delle famiglie economicamente disagiate come benestanti, in quanto il valore della loro casa aumenterebbe, incrementando così anche il loro ISEE e saranno private dei benefici sociali quali bonus, reddito di cittadinanza e sussidi.

Secondo molti esperti, contrari a questo possibile cambiamento, la riforma del catasto sarà null’altro che una patrimoniale, che questa volta colpirà anche le famiglie più povere che hanno una casa di proprietà.

Il divario tra ricchi e poveri crescerebbe

Questo è il motivo per cui si fa sempre più incisa la richiesta del reddito di base universale. Già tanti Italiani lo stanno chiedendo sull’apposito sito dell’Unione Europea perché la percezione diffusa è che tra inflazione e pressione fiscale sempre più alta e crisi economica, troppi nuclei familiari finiranno per non avere il minimo per vivere. Insomma questa riforma del catasto blindata dal governo con il voto di fiducia sta suscitando sempre più paura soprattutto tra gli italiani più poveri.

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