Coronavirus

Contagio di massa in chiesa: dopo la messa positivi 107 persone

Germania: riapre la chiesa e viene celebrata la prima messa con i fedeli, dopo la chiusura del lockdown, ma arriva una cattiva sorpresa: durante la messa si sono contagiati 107 persone. Scatta l’allarme per le celebrazioni eucaristiche a Francoforte sul Meno.

Doveva essere un momento di gioia per i fedeli ma non è stato così: dopo il riavvio delle celebrazioni religiose in Germania, la situazione sembra essere precipitata.
Durante la prima messa dopo il lockdown si sono registrati 107 nuovi contagiati (all’inizio si era parlato di 40 casi). Tra queste persone, almeno sei sono state ricoverate.

Cosa è accaduto

Durante la funzione religiosa tenuta in una chiesa battista di Francoforte sul Meno, alcuni fedeli  e positivi al Coronavirus, ma asintomatici, hanno infettato una parte dei presenti in Chiesa. Secondo quanto ha reso noto  il ministro della Salute del Land dell’Assia, Kai Klose, sono almeno 107 persone quelle rimaste contagiate dopo la messa.

Le autorità locali hanno annunciato prima 16 casi positivi, ma lo screening a tappeto e il contact tracing ha fatto salire il bilancio a 40 e poi ieri sera a 107 contagiati. La Germania, che può vantare uno dei bilanci più “clementi” dell’epidemia con meno di 8300 decessi, ha deciso il 30 aprile di autorizzare la ripresa delle cerimonie religiose, dopo una decisione della Corte costituzionale federale che aveva considerato la chiusura totale dei luoghi di culto come “una grave violazione” della libertà dei cittadini.

Anche la fine del Ramadan, in Francia come in Italia, ha creato problemi. In Francia però qualcuno ha tentato di bloccare la situazione:

Ieri, giorno in cui i musulmani hanno celebrato l’Aid, che segna la fine del Ramadan, in molti si sono ritrovati nelle moschee del paese, che hanno però riaperto soltanto “a metà”, con un numero ridotto di fedeli all’interno, obbligo di mascherina e uso di gel disinfettante. La polizia è intervenuta per dissipare una folla eccessiva soltanto davanti alla Grande Moschea di Parigi. «Molti responsabili associativi hanno avuto paura e hanno deciso di non riaprire» ha fatto sapere Mohammed Henniche, responsabile dell’Unione delle associazioni musulmane della Seine-Saint-Denis, che resta uno dei dipartimenti “rossi”, con tutta la regione di Parigi dell’Ile de France.