Conte: “Il Reddito di Cittadinanza va cambiato. Niente più sussidio se si rifiuta la prima proposta di lavoro”
Il Reddito di Cittadinanza, in scadenza nel mese di Settembre verrà rinnovato per altri 18 mesi in favore degli aventi diritto. Ma attenzione, da oggi cambia tutto perchè i fannulloni si troveranno con un pugno di mosche in mano: rifiutando la prima offerta di lavoro, perderanno il sussidio. Il Premier Conte infatti, ha deciso di cambiare ‘le regole del gioco’: chi rifiuta di lavorare già alla prima proposta offerta, dovrà rinunciare al beneficio.
Per il medesimo motivo il premier Conte ha chiesto la creazione di una app che renda praticamente impossibile rifiutare unʼofferta di lavoro.
Dopo aver messo nel mirino Quota 100, confermando che non verrà confermata, il premier Conte vuole cambiare il sistema del Reddito di cittadinanza, che “in questo modo non può continuare a funzionare”.
Conte cambia il Reddito di Cittadinanza
E’ arrivata subito la richiesta da parte del Presidente del Consiglio per istituire una task force che si occupi di creare un sistema informatico unico e nazionale che aiuti i disoccupati a trovare un lavoro, e le aziende a trovare le persone che lo cercano. Un sistema operativo efficace e sicuro che possa proporre lavoro ai detentori del sussidio, senza alcuna possibilità di rifiuto dell’impiego proposto.
Secondo i numeri riportati da Il Sole 24 Ore, i navigator hanno formalizzato solo 220.048 offerte formative oppure di lavoro. Un numero esiguo rispetto a una platea di 1,23 milioni di persone tenute al Patto di servizio.
Reddito di cittadinanza, come cambia
Conte ha così chiesto che la proposta possa concretizzarsi nel giro di 6 mesi, in modo tale da trasformare il sussidio in un vero e proprio aiuto concreto su base sociale.
Per poter accelerare il processo, sarà necessario introdurre incentivi per le imprese, che dovranno iscriversi al sistema stesso.
Lo scopo finale è far sì che su un’azienda cerca un lavoratore specializzato sappia dove trovarlo, in qualsiasi parte d’Italia si trovi, e, nello stesso tempo serve che il lavoratore specializzato sappia che una determinata azienda sta cercando qualcuno con la sua qualifica. Si punta a collegare domanda e offerta, a far sì che le imprese e i disoccupati siano “collegati” meglio e possano “raggiungersi” più facilmente.
Replica del Ministro Bellanova
“Mi spiace dirlo ma eravamo stati facili profeti. Così com’è il Reddito di cittadinanza non funziona. E un intervento perché venga cambiato adesso è non più rinviabile”, ha detto la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova. “In un momento drammatico per l’economia, una misura di sostegno al reddito può anche avere una sua efficacia. Il problema – sottolinea – è che il Reddito di cittadinanza non raggiunge nessuno degli obiettivi per il quale, almeno a parole, era stato approvato”.
Si è “detto che non è una misura assistenziale” ma “non c’è stata la possibilità di controllare che effettivamente i percettori del Reddito accettassero o meno i lavori che eventualmente gli venivano offerti. Non c’è alcun tipo di controllo” .
Dalla ministra un attacco all’Anpal: “Sentiamo parlare dell’Anpal più quando si tratta delle richieste dei suoi vertici che non quando dobbiamo giudicare il compito che dovrebbero svolgere, e non svolgono. La parte delle politiche attive, che doveva e dovrebbe essere il cuore di una misura di sostegno al reddito ufficialmente non assistenziale, è mancata del tutto. Per questo non possiamo più andare avanti così”.