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Conte: “In caso di terza ondata tutta Italia sarà zona rossa a Gennaio”

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Se gli esperti ci dicono che la probabilità di una terza ondata a gennaio è concreta, non ci penso due volte a introdurre e rafforzare la rete di protezione per il periodo natalizio. Lasciando correre impatteremo su una impennata” della pandemia. Dure e decise le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che, intervistato nella puntata di Porta a Porta su Rai1, ha fatto il punto della situazione. “Con le misure rafforzate per Natale – ha aggiunto – se non arriva una variante o una terza ondata probabilmente ci muoveremo tra zona gialla e arancione” e potremo restare “con una certa tranquillità in attesa di realizzare il piano vaccinale. Se arriva una impennata, o una variante, ci troveremo in zona rossa e con misure più restrittive“.

Conte e il messaggio inaspettato per gli italiani

Giuseppe Conte non ha più mezze misure quando deve annunciare novità agli italiani: con grande  fermezza e decisione, ha già riferito, durante un intervista, che se ci sarà una terza ondata, chiuderà l’Italia, proclamando nuovamente un lockdown generale.

Quello che accadrà dopo il periodo natalizio, ci farà comprendere se gli italiani sono stati attenti e rigorosi durante le festività. Nonostante le restrizioni, si prevede che ci sarà una terza ondata molto violenza che aumenterà nuovamente la curva dei morti.

E’ questo il motivo per cui il presidente Conte ha agito con netto anticipo, dichiarando zona rossa nei giorni festivi e prefestivi.

Perché l’Italia potrebbe essere tutta zona rossa a gennaio

Sono due i fattori che più preoccupano gli esperti, tanto da far anticipare a Conte la possibilità di un nuovo provvedimento con cui l’Italia sarà tutta zona rossa o comunque in cui verranno introdotte misure più restrittive rispetto a quelle attualmente in vigore.

Il primo elemento che preoccupa gli esperti è il danno che sarà generato dalla terza ondata che porterà un aumento dei contagi e un incremento dei morti, mandando al collasso la sanità.

Il secondo elemento è rappresentato dalla variante da Covid che arriva dalla Gran Bretagna e che da settimane potrebbe circolare anche in Italia. Il Presidente del Consiglio non lo esclude, definendo la variante Covid come “una scheggia impazzita che potrebbe far saltare i programmi”. Questa corre con uno 0.70 in più, e questo spiegherebbe “molte cose” come ad esempio un’improvvisa risalita dei contagi nonostante le misure restrittive oggi in vigore.

Queste due circostanze potrebbero produrre danni inaspettati al nostro paese, a cui seguiranno dure decisioni del Governo.

Qualora i due fattori suddetti, ossia terza ondata e variante Covid, dovessero rivelarsi meno pericolosi di quanto si crede, con i dati sui contagi che resteranno più o meno invariati rispetto ad oggi, allora potrebbe esserci il ripristino del meccanismo dei colori. Ci sarà, quindi, una valutazione per territori, con le restrizioni che saranno proporzionate al livello di allerta per ogni singola Regione.

In una situazione come quella attuale forse dovremmo affrontare gennaio e febbraio con una certa tranquillità”, ha dichiarato il Premier.

Non resta che attendere e capire cosa accadrà.

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