Man mano che l’epidemia avanza, numerosi sono gli studi che mirano a trovare una soluzione che possa rallentare o guarire dal Coronavirus, in attesa del vaccino che sarà la soluzione finale.
Al Policlinico San Matteo di Pavia si è avviata la sperimentazione della plasmaterapia, cura destinata ai pazienti gravi di coronavirus che prevede l’utilizzo del plasma del sangue dei pazienti guariti che contiene al suo interno gli anticorpi: la sperimentazione che dovrà essere validata ha già mostrato i primi risultati positivi su alcuni pazienti sottoposti al trattamento tra Mantova e Pavia.
Il protocollo è stato predisposto dal servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale del Policlinico San Matteo di Pavia, diretto dal professor Cesare Perotti e prevede che venga prelevato il plasma dal sangue delle persone guarite dal virus. Una volta verificata, nel servizio di virologia e microbiologia, la capacità di questo “plasma iperimmune”, attraverso i suoi anticorpi, di sconfiggere il Covid-19, viene effettuata l’infusione sui malati.
Il plasma è la parte più liquida del nostro sangue ed è composto da acqua, proteine, nutrienti, ormoni, ma è privo di cellule: è qui che sono contenuti gli anticorpi che si sono formati in seguito alla guarigione del coronavirus: “Si chiamano anticorpi neutralizzanti, si legano all’agente patogeno e lo marcano“, ha spiegato il dottor Massimo Franchini, ematologo e primario del centro trasfusioni dell’ospedale di Mantova.
Attualmente sono cinque i pazienti sottoposti a tale sperimentazione al San Matteo e quattro all’ospedale di Mantova e sembra che stiano rispondendo bene: “I risultati sono incoraggianti. Si sceglie questa terapia in caso di grave insufficienza respiratoria. Nella maggior parte dei casi si tratta di malati sottoposti a ventilazione meccanica non invasiva – ha spiegato il direttore della Pneumologia del Poma Giuseppe De Donno – gli obiettivi sono evitare il peggioramento delle condizioni e l’intubazione, interrompere precocemente la ventilazione non invasiva e raggiungere una stabilizzazione”.
Questa terapia era stata già stata eseguita da un team di medici cinesi giunti provenienti da Wuhan, che due settimane fa ha visitato il San Matteo. La plasmaterapia è stata infatti condotta su oltre mille pazienti in Cina con risultati eccellenti. I primi due a donare sono stati i medici di Pieve Porto Morone (Pavia), marito e moglie, primi casi di contagio da Covid 19 in provincia di Pavia. Ma chi possono essere i donatori di plasma? I pazienti guariti dal coronavirus, ovvero chiunque sia risultato negativo ai tamponi effettuati in due giorni consecutivi, poiché è proprio nel plasma di queste persone si sono sviluppati anticorpi in grado di combattere efficacemente il Covid-19.