L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha comunicato che i fumatori hanno più del doppio delle probabilità di finire in terapia intensiva o di avere bisogno della ventilazione meccanica a causa della COVID-19. In altri termini, sono più gravi e rischiano di più la vita a causa del vizio.
Circa il 10 percento dei pazienti colpiti dalla COVID-19, l’infezione scatenata dal nuovo coronavirus , richiede ricovero in terapia intensiva. Per chi fuma questo rischio è più del doppio, così come lo è quello di essere sottoposti alla ventilazione meccanica, ad esempio con un casco respiratore CPAP.
A sottolinearlo è l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) in un comunicato stampa, che cita recenti ricerche epidemiologiche condotte in Cina.
“Non ci stupisce quindi che recentissimi studi relativi al Covid-19 abbiano evidenziato un rischio di malattia più severa tra i fumatori”, si legge nel comunicato che afferma che “un terzo in più dei fumatori positivi al Covid-19 presentava all’atto del ricovero una situazione clinica più grave dei non fumatori”.
Il fumo, lo sappiamo tutti, è un nemico dei nostri polmoni pertanto la situazione potrebbe aggravarsi ulteriormente in presenza di polmonite interstiziale da coronavirus.
A determinare questo dato allarmante è una statistica condotta in Cina. In base alla loro esperienza e ai loro studi epidemiologici, la mortalità risulta essere quasi doppia per gli uomini rispetto alle donne, ovvero 4,7 percento contro il 2,8 percento, come ricorda l’Istituto Superiore di Sanità.
Il dato è molto importante, visto che in Cina fuma oltre il 50 percento degli uomini, mentre le fumatrici sono meno del 3 percento. La spiegazione sarebbe racchiusa proprio in questo dato: a morire sono di più gli uomini perche fumano molto di più.
Alla luce di questi dati, si suggerisce di“cessare di consumare qualsiasi prodotto del tabacco è perciò oggi ancor più importante”.
Tale teoria viene appoggiata anche dal Center for Tobacco Research Control & Education, sottolineando che i Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie e tutti gli altri enti che forniscono informazioni su come tutelarsi dal Coronavirus, “dovrebbero aggiungere lo smettere di fumare, lo svapare e l’evitare l’esposizione di seconda mano nell’elenco delle importanti misure preventive”.
In Italia, come sottolinea l’Istituto Superiore di Sanità, i fumatori sono 11,6 milioni, ovvero “il 22% della popolazione di età superiore ai 15 anni”.
l’istituto Superiore della Sanità perciò lancia un appello: smettete di fumare per evitare che le complicanze dell Coronavirus, associate al fumo, possano aggravare notevolmente la situazione.