Da quando tutta l’Italia è diventata zona rossa, non è più concesso fare spostamenti tranne che con dovuta autocertificazione che stabilisca che si tratta di un motivo ben valido: lavoro, problemi di salute. Ma andiamo più nel dettaglio e cerchiamo di capire cosa accade se mi sposto dal mio comune di residenza per andare in un altro paese e città.
I divieti imposti dal decreto ministeriale hanno fatto nascere molti dubbi, tra questi cosa succede se ci si allontana dal Comune in cui si ha residenza o il domicilio.
Precisiamo che il divieto di spostarsi non è assoluto, ma prevede tre eccezioni:
-motivi di salute;
-motivi di lavoro;
-casi di necessità e urgenza.
Ragion per cui se dovete uscire dal Comune, e anche dalla Regione, per comprovati impegni lavorativi, visite mediche urgenti e altre necessità non procrastinabili, il viaggio è consentito. Si ricorda però che bisogna sempre essere muniti di autocertificazione riportante il motivo dello spostamento, da mostrare a Polizia e Carabinieri in caso di controllo.
Posso uscire dal Comune di residenza o domicilio? Cosa rischio?
Da quando sono in vigore le restrizioni emanate dal Governo, non si potrà andare in un altro comune diverso da quello della propria residenza, tranne per motivi ben validi.
A stabilirlo è il decreto ministeriale del 3 Novembre 2020. Gli spostamenti, anche i viaggi in altre Regioni, non sono vietati in modo assoluto; questi possono avvenire solo per motivi di salute o di lavoro. Vuol dire che non solo è possibile uscire di casa, se necessario, ma anche dai confini del proprio Comune di residenza. Per farlo possono essere utilizzati tutti i mezzi pubblici disponibili sul territorio: treni, autobus, tram, metropolitane e anche aerei.
Vediamo nel dettaglio cosa dice un messaggio emesso dalle forze dell’ordine.
Le Forze dell’Ordine danno un chiarimento sulle autocertificazioni e spiegano perchè stamattina sono già partite le prime denunce.
Non è che se uno compila l’autocertificazione può andare dove vuole.
Bisogna stare a casa!
Ci si può spostare solo per:
-lavoro
-necessità
-salute
Al momento del controllo vi fanno dichiarare e firmare perchè vi state spostando. Fatto questo la pattuglia verifica (es. chiamando in azienda, chiamando il vostro medico, etc… in base a quello che dichiarate).
Se scoprono che quello che avete dichiarato non è vero, vi beccate due denunce: una per la violazione dell’ordinanza di salute pubblica coronavirus e l’altra per dichiarazioni mendaci.
Ho fatto questa precisazione perchè molti pensano che non ci sono i controlli o che basta l’autorizzazione, non è così.
Fare la spesa in un altro comune è possibile, se equivale a trovare prodotti che presso i negozi vicino casa non trovate o solo perchè c’è un risparmio.
Si potrà uscire solo per situazioni di necessità.
Solo per comprovate esigenze primarie non rinnovabili.
Qualche esempio:
-Fare la spesa per sostentamento
-Evitare gli acquisti superflui.
-Situazioni famigliari urgenti (congiunti malati)
-Gestione quotidiana degli animali domestici (esigenze fisiologiche e veterinarie dell’animale)
-Attività sportiva e motoria all’aperto purchè a distanza di un metro.
LE CONSEGUENZE SE NON OSSERVI QUESTE REGOLE
Art. 650 cp Arresto fino a 3 mesi o ammenda fino a 206 euro
Art 452 cp Reclusione da 1 a 12 anni se sei in quarantena o positivo al virus
Insomma, chi si sposta deve farlo avendo con sé un’autocertificazione dove attesta, pena la denuncia di Falso, le reali ragioni dello spostamento, che devono essere tra quelle previste dal decreto. Chi viola i divieti senza che ve ne sia una reale necessità, ad esempio per fare un viaggio, una gita fuori porta o shopping in centro, rischia la denuncia per Inosservanza dei provvedimenti delle Autorità, con l’ammenda di 206 euro o l’arresto fino a tre mesi.
Stare a casa è importantissimo per bloccare la diffusione del virus pertanto, consigliamo vivamente di non uscire e osservare le disposizioni del decreto se non volete beccarvi denunce e pene ben più gravi.