La pandemia che stiamo affrontando ha determinato un grosso crollo dell’economia: molti hanno perso il lavoro e alcune famiglie risentono già ora delle difficoltà economiche. Per fronteggiare questa emergenza, sono stati previsti ammortizzatori sociali, congelamento dei pagamenti fiscali, congedi e voucher per chi ha i figli a casa: scopriamo i punti salienti dell’ultimo decreto.
La scorsa notte il Governo ha approvato il maxi decreto che contiene un massiccio pacchetto di aiuti per aiutare e sostenere economicamente lavoratori e imprese. Ecco, schematicamente, che cosa ha deciso l’Esecutivo e che cosa verrà pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale.
-5 miliardi di euro saranno destinati all’allargamento degli ammortizzatori sociali, destinata alla cassa integrazione in deroga anche per il settore agricolo.
-Indennità di 600 euro per i lavoratori stagionali e per quelli che hanno interrotto l’attività, come i lavoratori dello spettacolo o del turismo, ma anche per gli autonomi, i liberi professionisti a partita Iva e collaboratori con co.co.co. iscritti alla gestione separata.
-Integrazioni salariali potranno essere introdotte da regioni e provincie per coprire la sospensione lavorativa fino a 9 settimane.
-Rafforzamento del fondo di integrazione salariale, con l’assegno ordinario per aziende con numero di dipendenti compresi tra 5 e 15 dipendenti, e una deroga al limite di utilizzo fino a 9 settimane.
-procedure di accesso semplificato alla cassa integrazione ordinaria per chi indicherà la causale «emergenza Covid-19».
-per i dipendenti iscritti alla gestione separata e che hanno dovuto lasciare il lavoro per accudire i figli, otterranno un congedo fino a 15 giorni pagato al 50% della retribuzione, ma solo se il bambino ha fino a 12 anni. In alternativa al congedo, è possibile presentare domanda per avere un voucher baby sitter per un massimo di 600 euro o di 1.000 euro per il personale sanitario.
-Premio di 100 euro ad aprile per i lavoratori dipendenti con reddito fino a 40mila euro, da rapportare al numero di giorni lavorati a marzo.
-Sospensione del versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali per i lavoratori autonomi.
-Sospensione per due mesi dei vincoli con i centri per l’impiego per i percettori del reddito di cittadinanza.
-Rinviato al 31 maggio il versamento dell’Iva mensile.