Coronavirus

Coronavirus, il virologo Ricciardi ammonisce: “Bisogna raccontare la verità agli italiani”


Immagine: Youtube

A intervistare il virologo Walter Ricciardi è il quotidiano ‘La Repubblica’ che vorrebbe che gli italiani sapessero la verità che secondo lui viene nascosta, circa la pandemia e il lockdown previsto per la nostra Nazione. Secondo l’esperto medico, il nostro paese si trova ancora nel bel mezzo dell’epidemia e per questo motivo, pensare ad una riapertura immediata, sarà molto difficile.




La verità è che siamo ancora nel pieno dell’epidemia” di coronavirus, ha esordito il professor Walter Ricciardi, membro del comitato tecnico scientifico, annullando di colpo tutte le speranze di coloro che pensavano di ritornare a breve alla normalità.

In questi giorni si è discusso molto sull’eventualità di un alleggerimento delle restrizioni ma secondo Ricciardi, non sarà possibile riaprire tutto in tempi così tanto vicini.

Secondo il dottor Ricciardi, riaprire adesso potrebbe portare ad un vero e proprio ‘disastro’ e il rischio di una seconda ondata di contagi sarebbe molto realistico.

Bisogna dire bene la verità agli italiani. Non è ancora finito niente, dobbiamo avere pazienza. Il rischio è la seconda ondata, che in genere è sempre più violenta della prima”.

Queste le parole del dottor Ricciardi che mette in chiaro un concetto fondamentale: dovremmo attendere ancora diverse settimane prima di un ritorno alla normalità.

Anche se i morti sono diminuiti di numero, ci troviamo in una fase di piena e totale emergenza Coronavirus, ogni ipotesi di riapertura appare dunque irrealistica e pericolosa.




Il dottor Ricciardi, nell’intervista a Repubblica, ha chiaramente ammesso che l’epidemia è ancora al centro della sua fase di sviluppo. Il calo dei contagi è sicuramente confortante ma non deve indurci ad abbassare la guardia.

Secondo il dottore perciò essere ottimisti ora non serve a nulla anzi, è sciocco e infondato. Riaprire tutte le attività significherebbe aumentare in modo esponenziale il rischio di contatto tra i cittadini e quindi una seconda ondata di contagi inevitabile che farebbe ripiombare l’Italia nella situazione drammatica di marzo.

Walter Ricciardi, membro dell’OMS, ha precisato: “Ci vuole prudenza”.

Per quanto riguarda me e gli altri scienziati consulenti del governo occorre più tempo. Ricordiamo che Wuhan ha riaperto dopo tre mesi. Serve la discesa dei positivi, non il rallentamento dell’aumento“, avverte. E comunque serviranno “distanziamento fisico e lavaggio delle mani fino a che non si troverà una terapia o un vaccino. Al ristorante sì, ma larghi”.

E sulle mascherine ricorda: “L’evidenza scientifica è che quella chirurgica serve solo a chi la porta. Il governo lo spiegherà meglio, ma non la renderà obbligatorie perché andrebbe contro la scienza“.

In molti comuni – osserva – dove non ci sono casi è inutile, mentre dove il virus circola come in Lombardia non fa male, soprattutto nei luoghi chiusi.

Sul rischio di una espansione dei contagi a Milano: “Il contagio cresce, più che in altri comuni. Ma le misure – assicura – lo frenano”.

Per riaprire – conclude Ricciardi il consiglio mio e degli altri scienziati è che prima diminuisca il contagio e si faccia un test ai sospetti postivi per la patente di immunità”.

Dobbiamo prepararci alla nuova fase, ma avere ancora pazienza. Dobbiamo entrare tutti quanti nell’ottica che stiamo vivendo un momento eccezionale che di fatto tanti dei nostri antenati hanno vissuto in condizioni ben peggiori, senza scienza e senza tecnologia. E l’abbiamo sempre superato”.




In tutto il mondo tutti quelli che sottovalutano questo virus si espongono a grandi infelicità. Pensano che la situazione sia sotto controllo ma non lo è. Sono convinto – osserva Ricciardi – che anche quei Paesi che stanno facendo delle pallide riaperture dopo Pasqua ritorneranno sui loro passi. Fino a quando non avremo un farmaco specifico o un vaccino dovremo stare molto attenti”.

Walter Ricciardi, membro dell’esecutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e consigliere del Ministro della Salute Speranza, sempre ai Lunatici di Rai Radio2 spiega che il centro-sud potrebbe accedere alla fase due prima delle regioni del nord.

Oggi il centro-sud non ha raggiunto i livelli del nord – spiega – perché abbiamo preso delle decisioni molto dure nel limitare la mobilità”. Potrebbe riaprire prima? “Sì – dice Ricciardi – se noi riusciamo ad attivare una strategia di testing allargata e mirata, con un tracciamento tecnologico individuale, a quel punto possiamo liberare le persone che non hanno problemi, isolare per il loro bene le persone malate, e limitare il contagio. E naturalmente farlo in maniera differenziata. Se un’area ha una circolazione virale molto più intensa può avere misure differenti rispetto a un’area che ha minore circolazione di virus”.

Insomma, gli italiani, secondo Walter Ricciardi, devono sapere che la pandemia «durerà tutto l’anno, ma speriamo in un colpo di fortuna o, meglio, della scienza».

Ricciardi: “Gli animali domestici non trasmettono il coronavirus ma possono prenderlo”

Gli animali domestici “non trasmettono il virus ma possono prenderlo. Un soggetto infetto è consigliabile che non stia vicino al proprio animale domestico. Non c’è alcuna prova ad oggi che un animale possa trasmettere il virus all’uomo”.

Sul fatto che il virus possa sopravvivere più di quindici giorni negli infetti, Ricciardi osserva: “Questo virus tende a permanere anche dopo la guarigione clinica. I pazienti devono essere testati anche dopo la guarigione clinica”.

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