Pochi giorni fa la Germania ha riaperto gran parte delle attività produttive, negozi, scuole e ora torna a tremare.
Purtroppo, nelle ultime ore il tasso di contagio è salito di nuovo: da marzo, per la prima volta, ha toccato di nuovo il valore 1, cioè una persona è in grado di contagiarne un’altra. La scorsa settimana era fermo a 0,7, mentre è aumentato contemporaneamente il tasso di mortalità, in parte dovuto a piccoli focolai che sono scoppiati nelle case di riposo per anziani, raggiungendo il 3,8 per cento.
Lo ha reso noto il Robert Koch Institut per le malattie infettive, che ha confermato come finora si siano registrati in tutto il Paese 156.337 casi e 5.913 vittime dall’inizio dell’emergenza.
«Bisogna mantenere in media una distanza di un metro e mezzo tra di noi», la raccomandazione ribadita dal direttore del Robert Koch Institute, Lothar Wieler, a commento dei dati.
L’obbligo di portare le mascherine andrà in vigore in tutti i negozi in Germania. Quello di Berlino è l’ultimo Land a introdurre la misura, già attiva nelle 16 regioni tedesche.
Lothar Wieler ha suggerito di restare quanto più possibile in casa e di rispettare le regole del distanziamento sociale, affermando in un intervista: “Vogliamo difendere il successo ottenuto nelle scorse settimane“, ha aggiunto, riferendosi alla capacità della Germania, che era stata ammirata in tutto il mondo, di aver messo sotto controllo in poco tempo il dilagare dell’epidemia.
A rassicurare cittadini e decisori politici è intervenuto il virologo Jonas Schmidt-Chanasit, che al quotidiano Bild ha spiegato che “il leggero aumento dell’indice R con 0 che stiamo vivendo ora è normale, come abbiamo visto nelle ultime settimane. Non è collegato al weekend di Pasqua e agli spostamenti delle persone, che comunque stanno rispettando tutte le misure varate”.
Tra alcuni giorni si aspetterà la decisione di Angela Merkel che si è dichiarata pronta a chiudere nuovamente la Germania se il numero dei positivi dovesse aumentare vertiginosamente.
Giovedì prossimo è in programma un confronto tra la Cancelliera e i leader regionali proprio in vista dei prossimi allentamenti. L’esecutivo ha già chiarito di non voler procedere a un’accelerazione dell’allentamento delle misure restrittive, ma la pressione politica ed economica a riguardo sale e il dibattito è acceso.