Coronavirus

Coronavirus, la dottoressa dell’ospedale di Wuhan: “Lanciai allarme, avevo scoperto il primo caso il 30 dicembre, nessuno mi ha creduta e venni punita”

A parlare è la dottoressa Ai Fen che esce allo scoperto per raccontare la triste verità vissuta lo scorso dicembre 2019.

La dottoressa Ai Fen,  responsabile della terapia d’urgenza all’ospedale centrale di Wuhan, diede l’allarme su un caso di Sars coronavirus in un paziente che aveva sintomi influenzali. Le autorità preferirono non crederle e le inviarono una lettera di richiamo per “avere diffuso voci che turbano la stabilità”. Fu punita per falso allarmismo.

La dottoressa che avrebbe potuto fermare il virus ma nessuno le ha creduto

Il 30 dicembre scorso, la dottoressa Ai Fen, responsabile della terapia d’urgenza all’ospedale centrale di Wuhan, era a lavoro e si trovò a visitare un paziente con influenza ma che non rispondeva positivamente alle cure influenzali.

La dottoressa decise di approfondire il caso ed effettuò ulteriori indagini in laboratorio. Il risultato la lasciò a bocca aperta: Sars coronavirus.

Immediatamente cerchiò con la penna la parola Sars, fotografò il referto e lo inviò a un ex collega di università, medico in un altro ospedale di Wuhan. L’immagine fece il giro dei colleghi quella sera stessa, ma durante la notte la dottoressa ricevette un messaggio dall’ospedale: “le notizie sul caso misterioso non dovevano essere diffuse per evitare il panico”. Era una minaccia, non doveva diffondere la notizia che richiedeva ulteriori valutazioni.

Due giorni dopo ricevette una lettera di richiamo dal direttore in cui veniva accusata di”avere diffuso voci che turbano la stabilita‘”. Anche allo staff del suo reparto venne intimato di non diffondere immagini o messaggi sul caso. La dottoressa potette fare solo una cosa: chiese ai colleghi di indossare maschere e indumenti protettivi sotto il camice, malgrado le autorità ospedaliere le avessero detto di non farlo.

Ora che il virus ha causato oltre tremila vittime in Cina, tra cui molti dei suoi colleghi e dopo aver visto con i suoi occhi morire molti pazienti, non ha più paura di essere arrestata e decide di parlare al mondo intero: “Se avessi saputo cosa sarebbe successo, non mi sarei preoccupata del rimprovero dei miei superiori. Ne avrei parlato con chiunque”, ha detto la dottoressa in un’intervista rilasciata alla rivista cinese Renwu.

Secondo la dottoressa se i suoi allarmi fossero stati ascoltati subito sarebbe stato possibile ostacolare l’epidemia. Si sarebbe isolato immediatamente il paziente positivo e il contagio non sarebbe avvenuto tra altri individui.