Sono sempre di più gli appelli emanati dai medici che cercano di far capire a tutti gli italiani quanto la situazione sia drammatica, visto che molti prendono “sotto gamba” la situazione.
Quello che vedrete in questo articolo, è il videomessaggio di un medico, Daniele Costa, dell’Unità Geriatrica Riabitativa Onlus di Villaggio Eremo. Le sue parole sono un ammonimento nei confronti di molti cittadini che, con grande superficialità, continuano a uscire e desistono a restare a casa, come deciso nel decreto attualmente in atto.
Questo video è diventato virale e dopo le parole dell’anestesista Barbara Balanzoni, anche il rimprovero del Dottor Daniele Costa specifica apertamente che questa non è una semplice influenza e che con essa si muore.
Dobbiamo puntualizzare una cosa importante: se questi medici fanno circolare sul web questi video, è perchè vogliono che la gente capisca realmente qual’è la situazione, talmente grave ma vista con occhi solo dal personale medico che, giorno dopo giorno, affrontano la malattia e vedono decessi uno dietro l’altro.
Gli appelli emanati hanno un unico scopo: far capire alla gente la reale emergenza sanitaria che stiamo affrontando e affronteremo.
“Probabilmente questo decreto ha utilizzato termini troppo giuridici perche non sono ancora passati.
Non uso il termine “noi abbiamo”, io ho capito bene, tanta gente non ha ancora capito la situazione a che livello di gravità è.
Avete capito che se vi beccate il coronavirus, si ha un’elevata probabilità che si vada in insufficienza respiratoria, in intubazione, in arresto respiratorio e di conseguenza morte! l’abbiamo capito? dobbiamo dire “andiamo verso l’alto dei cieli”?
No! Si muore, si va verso la morte: se questo virus becca l’ organismo che gli piace, si scatena. C’ è chi lo può passare in maniera asintomatica, ma c’è chi ci lascia le penne.
Basta con: posso fare questo? posso far quest’altro?
Non c’è scritto che non si possa neanche uscire a fare una passeggiata?
no !si può uscire solo per comprovati motivi, con l’autocertificazione che lo attesta, cioè, andate a lavorare, andate a fare la spesa, andate dal vostro papà che non sta bene, anche se in un’altra regione, sennò state a casa vostra. Perché se al sottoscritto “dicessero da domani, per tre settimane, un mese, devi stare a casa, mi dite dove devo firmare”.
Ok? io a casa sapete cosa faccio? faccio letto, letto – divano, divano- sedia, sedia – cesso, e poi cosa faccio? Ricomincio da capo, cesso- sedia, sedia- letto, letto -divano. ok?
Mi annoio? leggo un libro, faccio del bricolage. A casa si sta per un mesetto e non si rompe i co***ni, posso andare al giardinetto è un comprovato motivo urgente?
No! è un comprovato motivo andare al Palazzo? a fare un giretto al parco?
No! Quindi qual è la soluzione tutto questo?
STATE A CASA VOSTRA, NON SO PIU’ COME DIRLO, A CASA”