Coronavirus, l’appello di Mastella ai politici: ‘Doniamo metà stipendio per combatterlo’
Corinavirus: ‘Doniamo metà stipendio per combatterlo’. Queste le parole di Clemente Mastella che propone di risollevare la situazione disastrosa causata dallapandemia che ha colpito l’Italia donando metà dello stipendio dei politici.
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Il sindaco di Benevento Clemente Mastella, attraverso il proprio profilo Facebook, ha lanciato un appello a tutti i politici campani per cercare di risollevare la situazione di emergenza da Coronavirus, chiedendolo loro di donare metà stipendio ogni mese. “Concediamoci alla generosità” scrive il primo cittadino Mastella.
La proposta di Benevento Clemente Mastella, rivolta ai politici campani, chiedendo loro di donare metà stipendio per aiutare a combattere, in ogni modo possibile, l’emergenza Coronavirus sul territorio regionale.
Sul suo profilo Facebook, si può leggere il suo appello: “È molto bello questo slancio di generosità che alcuni imprenditori del Nord che hanno messo in campo per realizzare una struttura ospedaliera a Milano idonea a debellare il virus. Vorrei invitare gli imprenditori campani a fare un eguale gesto di solidarietà. Impegniamoci anche noi a realizzare una struttura eguale, avendo peraltro in Campania, medici eccellenti e straordinari scienziati che stanno sperimentando cure innovative e profetiche”.
L’appello di Mastella continua: “Chiedo a tutti i Parlamentari Campani di dare metà del loro stipendio mensile, altrettanto a tutti i Consiglieri Regionali. Noi Amministratori Locali Campani a dare la metà delle nostre indennità. A tutte le categorie, ai ceti professionali, alle autorità più disparate, alla chiesa campana ed alle altre fedi religiose, agli operatori pubblici e privati, alle multinazionali presenti tra noi, ai semplici cittadini, ai tanti artisti campani a concedersi alla generosità. Non deve essere un effetto imitativo ma un segno di vicinanza alla nostra gente. Non si tratta di farlo solo per il momento, ma per lasciare con questo gesto, alle nuove generazioni, un fatto concreto, non episodico, così da evitare il terrore di questi giorni”.