E’ tornata a casa, in provincia di Massa Carrara, la bimba di cinquanta giorni che era stata ricoverata all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze perché risultata positiva al coronavirus. La neonata è stata dimessa e sta bene.
Sono una decina circa i bambini e i ragazzi risultati positivi al coronavirus in Toscana, quasi tutti a casa in sorveglianza attiva.
“In tutta Italia approssimativamente 200 bambini sono positivi al Covid-19. In questo momento così delicato, per fortuna i bambini continuano ad essere un’oasi felice, dato che il numero complessivo dei contagiati resta relativamente basso e, soprattutto, presentano una sintomatologia lieve. Tuttavia è evidente una criticità”. Parla alla Dire il vicepresidente Società italiana di pediatria (Sip) Rino Agostiniani, direttore dell’Area di Pediatria e Neonatologia dell’Azienda Usl Toscana Centro e primario del Reparto di Pediatria dell’Ospedale San Jacopo di Pistoia.
“Di solito ( per i bambini ) il tampone viene fatto solo quando i parenti risultano positivi al virus- chiarisce il medico- ma se un bambino positivo al Covid-19 entra in un reparto di Pediatria e non vengono effettuati tutti gli accorgimenti necessari per limitarne la diffusione, poi accade che il reparto dovrà chiudere per mettere in isolamento gli operatori venuti a contatto con il bambino.
È un problema e non a caso dall’inizio della scorsa settimana– aggiunge Agostiniani- abbiamo attivato un protocollo molto rigido, secondo cui tutti i bambini che entrano nel percorso Covid in Pronto soccorso con una sintomatologia quale febbre, tosse o difficoltà respiratoria, anche se modesta, non fanno il tampone solo se possono essere rimandati a casa e affidati al pediatra di famiglia e al dipartimento di prevenzione (ovvero il servizio di Igiene pubblica del territorio).
Facciamo il tampone- chiarisce il primario dell’Ospedale San Jacopo di Pistoia- a quelli che invece necessitano di ricovero, per essere certi della situazione prima di inserirli nel reparto”.