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“L’autunno fa paura!”: queste le parole rivelate in un intervista in cui hanno risposto un gruppo di italiani di età compresa tra 30 e 65 anni. Forte senso di incertezza e di timore del ritorno dell’odiato Covid nella stagione autunnale. Ma quanto dobbiamo preoccuparci davvero?
Nessuna seconda ondata di Coronavirus a ottobre. Ne è convinto Giulio Tarro, virologo di fama mondiale che, in una intervista sul blog della Fondazione Pietro Nenni, replica a distanza a quanto sostenuto da Walter Ricciardi, rappresentante del governo italiano presso l’Oms, che prevede una seconda ondata di Sars CoV2.
La stampa gli attribuisce il merito, nel 1979 a Napoli, di avere identificato il virus respiratorio sinciziale come causa di un’epidemia tra i bambini, allora chiamata “male oscuro”.
Tarro vene spesso presentato negli ultimi anni come “il miglior virologo del mondo” o come “il migliore virologo dell’anno”, persino snobbato in Italia a fronte dei riconoscimenti internazionali, principalmente a seguito di un premio come “miglior virologo dell’anno” ricevuto nel 2018 dalla International Association of Top Professionals (IAOTP, Associazione Internazionale dei Migliori Professionisti).
Tarro avrebbe scoperto la TLP (Tumor Liberated Protein), una proteina che attraverso la vaccinazione avrebbe stimolato e potenziato la risposta immunitaria dei malati di tumore.
«È una colossale stupidaggine – dice Tarro – Noi dobbiamo sempre rifarci ai casi precedenti. Ovverosia: alla prima SARS, che è poi scomparsa da sé; alla MERS, che non è scomparsa ma non causa qualcosa di più grave di una influenza stagionale. Per quanto concerne il Sars CoV2, basta osservare quello che sta accadendo in Cina: loro hanno casi di contagio di ritorno – provenienti, cioè, dall’esterno –, ma non autoctoni».
«Una seconda ondata di questa pandemia è molto poco probabile. Dato che uno studio inglese di circa un mese fa ha dimostrato che già più del 60% degli italiani è stato contagiato ed ha sviluppato gli anticorpi. Per il prossimo Autunno noi saremo, in larghissima parte, naturalmente immunizzati».
Tarro inoltre approfondisce la sua tesi facendo degli esempi concreti «la fase 2 è iniziata a maggio, poi è arrivato giugno, il caldo e l’estate e il virus si è attenuato. Non capisco proprio perché si voglia creare una situazione esagerata di panico, piena di storture e assurdità scientifiche, che sta andando oltre il dovuto e che non ha senso».
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