Coronavirus

Coronavirus, Viminale: “Fino a tre mesi di carcere per chi viola la quarantena o con l’ammenda fino a 206 euro “

In questa situazione di grande emergenza, le misure di provvedimento diventano sempre più restrittive. Molti italiani si sono rivelati irresponsabili, frequentando luoghi pubblici nonostante l’avvertimento di stare a casa (è per questo che sono state chiuse le scuole)  e molto più grave, alcuni di loro sono usciti nonostante l’obbligo della quarantena. Questo atteggiamento non è piaciuto al Governo che deve tutelare i suoi cittadini e ha deciso di prendere provvedimenti più incisivi.

In questa situazione di emergenza pertanto è stata firmata la direttiva dal ministro Luciana Lamorgese in cui sono esplicitate le indicazioni relative ai controlli delle forze dell’ordine su coloro che si spostano all’interno e in entrata e in uscita dai “territori a contenimento rafforzato”.

Fino a 3 mesi di carcere o 206 euro di multa: questo è quello che rischia chi viola la quarantena. Lo prevede la direttiva inviata dal Viminale ai prefetti:

La sanzione per chi viola le limitazioni agli spostamenti – si legge – è quella prevista in via generale dall’articolo 650 del codice penale (inosservanza di un provvedimento di un’autorità, pena prevista arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino 206 euro) salvo che non si possa configurare un’ipotesi più grave quale quella prevista dall’articolo 452 del Codice penale (delitti colposi contro la salute pubblica che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica)”.

Il ministro Luciana Lamorgese  chiarisce pertanto che saranno le forze dell’ordine a controllare tutti coloro che si spostano nelle zone rosse e bloccarne l’accesso o l’uscita.

Gli spostamenti dovranno avvenire solo se motivati da esigenze lavorative – si legge – o situazioni di necessità o per motivi di salute da attestare tramite autodichiarazione, che potrà essere resa anche seduta stante. Divieto assoluto, che non ammette eccezioni, è previsto per le persone per cui è stata disposta la quarantena. I controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità avverranno lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti”, si legge ancora nel documento. “Per quanto riguarda la rete autostradale e la viabilità principale, la polizia stradale procederà ad effettuare i controlli acquisendo le prescritte autodichiarazioni – si legge nella direttiva – Analoghi servizi saranno svolti lungo la viabilità ordinaria anche dall’Arma dei carabinieri e dalle polizie municipali”.