Convivere con un positivo è sempre un grosso disagio: la paura di infettarsi è tanta e talvolta si temono le gravi conseguenze della malattia. Non sempre convivere con un positivo, significa infettarsi al 100%. Se si seguono determinate regole, si può evitare il contagio, pur vivendo sotto lo stesso tetto.
In un intervista al Prof. Fabrizio Pregliasco Virologo dell’Università degli Studi di Milano e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi, sono state elencate dal professore le 5 regole da seguire attentamente per evitare che tutti in famiglia possano contrarre il virus.
Se tua moglie, tuo marito, tuo figlio/a è risultato positivo ma gli altri familiari non lo sono, segui queste 5 regole per evitare che tutti i membri della famiglia possano contrarre il Covid.
1. Isolamento del positivo
La prima misura da prendere è l’isolamento del positivo. La persona contagiata deve evitare il più possibile di stare a contatto con il resto delle persone che abitano in casa. “Meglio che si chiuda in una stanza e che esca da lì il meno possibile” suggerisce Pregliasco. Anche se la casa è piccola è meglio evitare che il positivo si aggiri per le stanze e che tocchi oggetti come telecomandi, radio, cordless, tablet o computer che sono usati anche dagli altri conviventi. Un piccolo sacrificio servirà a salvaguardare la salute del resto della famiglia.
2. Pulizia del bagno
L’ideale sarebbe avere due bagni. Chi ha questa fortuna può provare a dormire dei sogni leggermente più sereni. Chi invece si trova in un appartamento con soltanto un servizio dovrà stare ancora più attento. L’ideale sarebbe accedervi usando sempre e comunque guanti e mascherina. “E poi è necessario pulirlo ogni volta che viene usato, per evitare di entrare in contatto con il virus”. Attenzione anche agli asciugamani che devono essere assolutamente riposti separatamente. Per quel che riguarda il lavaggio di indumenti e lenzuola, invece non ci sono particolari indicazioni, si possono lavare tutti insieme, con acqua almeno a 60 gradi, magari con un detersivo igienizzante. “Basta fare attenzione – sottolinea Pregliasco – ma separarli non serve”.
3. Mangiare separati
Pranzo e cena sono due momenti ad altissimo rischio. “L’ideale è mangiare in stanze separate. Cenare o pranzare a tavola, anche se la distanza è maggiore di un metro, è comunque pericoloso” avverte Pregliasco. Quando si mangia infatti le mascherine sono abbassate e il rischio che il virus si propaghi nell’aria è troppo alto per poterci permettere un momento conviviale. Meglio che il positivo continui a restare nella sua stanza anche all’ora dei pasti. E attenzione anche al lavaggio di piatti, bicchieri e posate: “Meglio maneggiarle sempre con i guanti e con grande cautela”.
4. Arieggiare la casa
Lo abbiamo imparato con l’avvento di questo virus: arieggiare gli ambienti è di fondamentale importanza. Più l’aria circola, minore è la possibilità che il virus arrivi fino a noi. “È importantissimo garantire un adeguato ricambio di aria, per evitare che il virus resti tra le quattro mura di casa” spiega il professore Pregliasco. Le linee guida internazionali suggeriscono di spalancare le finestre dalle 3 alle 6 volte all’ora, fino ad arrivare a 12 nelle stanze dove la persona infetta sta trascorrendo il suo isolamento”.
5. Se il positivo ha bisogno di aiuto
C’è la possibilità che il contagiato abbia bisogno di assistenza, un aiuto per assumere un medicinale ad esempio. In questi casi allora l’unica soluzione è cercare di adottare delle misure di sicurezza quanto più simili a quelle ospedaliere. “Se si rende necessario il nostro aiuto nei confronti della persona risultata positiva al Covid, bisogna obbligatoriamente usare guanti e mascherina“. Cerchiamo anche di cambiarci immediatamente i vestiti e di lavarli quanto prima. E attenzione ovviamente anche al modo in cui ci togliamo guanti e mascherine: senza toccare la parte esterna, stando ben attenti a evitare qualsiasi contatto, buttiamoli subito nella pattumiera.