Oggi 10 Marzo l’Italia è diventata tutta zona rossa, come è stato stabilito ieri dal Governo e dopo la firma del Presidente del Consiglio dei Ministri sul decreto in atto. Il motivo principale è contenere e bloccare la diffusione del Coronavirus.
Per comprendere realmente cosa possiamo fare e cosa non possiamo fare ora che l’Italia è dichiarata tutta zona rossa, vi proponiamo un testo che vi chiarirà tutte le idee e tutti i dubbi.
Il vademecum di cosa fare e non fare
Cosa si intende per «evitare ogni spostamento delle persone fisiche»? Ci sono dei divieti? Si può uscire per andare al lavoro? Chi è sottoposto alla quarantena si può spostare? Si può fare una passeggiata?
È richiesto di evitare di uscire di casa. Si può uscire soltanto per andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali.
La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato. È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti. È possibile fare passeggiate e attività motore all’aperto, purché ciò avvenga senza creare assembramenti e mantenendo sempre la distanza dalle altre persone. È previsto anche il ‘divieto assoluto’ di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus.
Se attualmente mi trovo in una zona diversa dalla mia residenza, posso tornare a casa?
Sì.
Se abito in un Comune e ho necessità di spostarmi in un altro, posso spostarmi e fare ‘avanti e indietro’?
Solo per i motivi già menzionati: di lavoro, di salute e per situazioni di necessità.
Se ho la febbre e sintomi da infezione respiratoria posso uscire di casa?
No, in questo caso si raccomanda fortemente di rimanere a casa, contattare il proprio medico e limitare al massimo il contatto con altre persone. Non andare al pronto soccorso.
Cosa significa ‘comprovate esigenze lavorative’? I lavoratori autonomi o i collaboratori saltuari come faranno a dimostrare tali esigenze?
È sempre possibile uscire per andare al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. ‘Comprovate’ significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite un’autodichiarazione vincolante o con ogni altro mezzo di prova, la cui non veridicità costituisce reato. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni.
Sono previsti posti di blocco e controlli?
Sì, ci saranno controlli, ma non essendo più prevista una ‘zona rossa’, non ci saranno posti di blocco fissi per impedire alle persone di muoversi. La Polizia municipale e le forze di polizia, nell’ambito della loro ordinaria attività di controllo del territorio, potranno vigilare sull’osservanza della regola.
È possibile uscire per una passeggiata o fare sport all’aperto?
Sì è possibile svolgere attività motore in spazi aperti, purché sia sempre rispettata la distanza da altre persone e purché non si determinino situazioni di assembramento e affollamento.
Sono permesse cerimonie, eventi e spettacoli?
No. Su tutto il territorio nazionale sono sospese tutte le manifestazioni organizzate nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico (cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi etc.).
I centri ricreativi, i centri sociali e i centri culturali possono proseguire l’attività?
Su tutto il territorio nazionale sono sospese le attività dei centri culturali, ricreativi, sociali.
Si possono effettuare consegne a domicilio di cibi, farmaci o altro?
Sì. Per le attività commerciali per cui è prevista la limitazione oraria dalle 6 alle 18, la consegna a domicilio può anche svolgersi al di fuori di tali orari. Sarà cura di chi organizza l’attività di consegna a domicilio – lo stesso esercente ovvero una cd. piattaforma – evitare che il momento della consegna preveda contatti personali.
Sono previste limitazioni per il trasporto delle merci?
No, nessuna limitazione. Tutte le merci (quindi non solo quelle di prima necessità) possono entrare e uscire dai territori interessati. Il trasporto delle merci è considerato come un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può dunque entrare e uscire dai territori interessati e spostarsi all’interno degli stessi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci.
Sono previste limitazioni per gli autotrasportatori?
No, non sono previste limitazioni al transito e all’attività di carico e scarico delle merci.
Sono previste limitazioni per il trasporto pubblico non di linea? Per i taxi e i NCC?
No, Non esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea. Il servizio taxi e di ncc non ha alcuna limitazione in quanto l’attività svolta è considerata esigenza lavorativa.
Farmacie e parafarmacie
Non è prevista alcuna restrizione al loro orario di lavoro.
Bar e ristoranti
Possono proseguire l’attività dalle ore 06.00 alle ore 18.00 con l’obbligo, a carico dei gestori, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. La violazione della prescrizione comporta la sospensione dell’attività.
Esercizi ecommerciali e mercati all’aperto e al chiuso
Il Decreto nazionale prevede che siano adottate “misure organizzative tali da consentire un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee ad evitare assembramenti, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Gli esercizi commerciali che per condizioni strutturali non possano garantire la distanza di un metro fra i presenti dovranno essere chiuse.
Supermercati, ipermercati e centri commerciali, i giorni festivi e prefestivi devono restare chiusi e nei giorni di apertura devono comunque adottare misure idonee ad evitare il sovraffollamento e garantire la distanza minima di un metro fra i presenti. In assenza di condizioni strutturali idonee, gli esercizi devono essere chiusi.
Generi alimentari
Gli esercizi commerciali dediti alla vendita di generi alimentari possono restare aperti anche il sabato e la domenica, garantendo comunque l’accesso limitato al pubblico tale da consentire il rispetto della distanza interpersonale minima.
Sono appena rientrata/o dal Nord da una zona a rischio. Cosa devo fare?
Per disposizione, chiunque, a partire dal 22 febbraio scorso abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico o sia transitato e abbia sostato nei territori della Regione Lombardia e delle Province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini; Pesaro e Urbino; Venezia, Padova, Treviso; Asti e Alessandria, Novara, Verbanio-Cusio-Ossola, Vercelli deve comunicare tale circostanza a tutti i seguenti:
Matrimoni e funerali
Sono sospese le cerimonie legate alle celebrazioni di matrimoni e per esequie. I matrimoni già fissati presso locali comunali si svolgeranno quindi unicamente in presenza degli sposi, dei testimoni e del personale comunale. Le tumulazioni si svolgeranno in forma strettamente privata.
Pub, discoteche, centri e sale scommesse
Sono sospese le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati. La violazione del divieto comporta la sospensione dell’attività. Solo eventuali violazioni vanno segnalate alle competenti autorità di Polizia.
Scuole, attività ditattiche e università
È confermata la sospensione fino al 3 aprile di tutte le attività didattiche di scuole di ogni ordine e grado. Fino al 3 aprile sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate. Sono sospese le attività di semiconvitto, tranne nel caso di prescrizioni delle competenti autorità.
Farmaci a domicilio
In collaborazione con FederFarma, su tutto il territorio nazionale è attivo il numero verde 800 189 521 per la consegna gratuita dei farmaci a domicilio per casi non urgenti riservato esclusivamente alle persone che sono impossibilitate a recarsi in farmacia e non possono delegare altri soggetti. Per accedere al servizio chiama il numero verde, attivo nei giorni feriali dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 17.30. Risponderà un operatore al quale dovrai indicare le tue generalità e l’indirizzo al quale recapitare il farmaco. Successivamente l’operatore verificherà quali farmacie vicine al tuo domicilio sono disponibili ad effettuare il servizio. Qualora ci siano farmacie disponibili, l’operatore ti metterà in contatto telefonico con la farmacia più vicina al tuo domicilio, alla quale potrai richiedere la consegna a domicilio dei farmaci e concordare tempi e modalità di consegna. È consigliabile, per i farmaci che richiedono la prescrizione del medico, che la stessa sia già stampata dall’utente.
Centri estetici
I centri estetici non sono chiusi per alcuna norma nazionale o regionale. Resta fermo l’obbligo per gli operatori e gestori di garantire il rispetto delle prescrizioni di prevenzione individuale e relative ai luoghi nei quali sono accolti i clienti.