Il 25 Aprile l’Italia festeggia l’ anniversario della liberazione d’Italia. Ma cosa si potrà fare e non fare?
E’ una festa nazionale della Repubblica Italiana che ricorre il 25 aprile di ogni anno e che celebra la liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista.
È un giorno fondamentale per la storia d’Italia e assume un particolare significato politico e militare, in quanto simbolo della vittoriosa lotta di resistenza militare e politica attuata dalle forze armate Alleate (principalmente britanniche ed americane), dall’Esercito Cobelligerante Italiano ed anche dalle forze partigiane durante la seconda guerra mondiale a partire dall’8 settembre 1943.
Purtroppo però anche quest’anno il 25 aprile gli italiani dovranno festeggiarlo tra le mura domestiche.
Dunque bar e ristoranti sono chiusi, anche se resta la possibilità di effettuare asporto e servizio a domicilio, e non è ancora consentito lo spostamento tra regioni, ma si può andare nelle seconde case, a meno che non si trovino in territori dove siano in vigore ordinanze locali che vietino gli spostamenti da un territorio all’altro. Ecco, nel dettaglio, cosa si può fare e cosa è invece vietato.
Zona arancione
Nelle regioni che domani, giorno 25 aprile saranno ancora in zona arancione, e cioè Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto, Province autonome di Bolzano e Trento, è consentito muoversi all’interno del proprio comune senza autocertificazione, fermo restando il coprifuoco tra le ore 5.00 e le 22.00. Gli spostamenti fuori dal proprio comune devono avere comprovate urgenze, o essere giustificati da motivi di lavoro o salute. È consentito anche il rientro nelle seconde case ubicate dentro e fuori regione. È consentito a un massimo di due persone spostarsi verso un’abitazione privata una sola volta al giorno, ma sempre all’interno del proprio comune. Non rientrano nel conteggio delle due persone eventuali figli, se minori di 14 anni, e persone disabili o non autosufficienti con cui si convive. I negozi sono aperti, ma restano chiusi i centri commerciali, come succede normalmente durante i weekend nei territori che si trovano in questa fascia.
Zona rossa
Le regioni che domani saranno ancora in zona rossa sono Puglia, Sardegna e Valle D’Aosta. Qui ci si può spostare esclusivamente per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità, dichiarati nell’autocertificazione. È sempre possibile il rientro alla propria residenza, domicilio e abitazione. Vietate invece le visite agli amici e parenti autosufficienti, e, in generale, tutti gli spostamenti verso abitazioni private diverse dalla propria, non dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute. I negozi sono chiusi, così come i bar e i ristoranti ai quali resta tuttavia consentito il servizio di asporto e consegna a domicilio.