Coronavirus

Covid: il prof. Lopalco spaventa gli italiani. Ecco cosa ha previsto che accadrà

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Devono aver paura gli italiani per quello che potrà accadere? La curva dei contagi attualmente è in netta risalita: ultime 24 ore sono stati 1.462 (contro i 1.411 di ieri) i positivi al COVID-19, il dato più alto dagli inizi di maggio, con 9 morti. Bisogna anche dire che sono stati effettuati ben 97.065 tamponi, un record per il terzo giorno di fila, secondo i dati del ministero della Salute.

A riferire le sue previsioni è il Prof Luigi Lopalco, l’epidemiologo dell’Università di Pisa e a capo della task-force della Regione Puglia per l’emergenza COVID.

Attenti o ci troveremo nelle stesse condizioni. Francia e Germania hanno vissuto qualche settimana prima quello che stiamo vivendo noi adesso. Se non si interviene con politiche attive di blocco dei focolai e tracciamento dei contatti, a breve ci troveremo nelle condizioni di Francia e Germania. La proiezione è quella, bisogna rallentare quanto più possibile la corsa”. L’epidemiologo lo ha riferito all’Huffington Post.

In Francia i casi di contagio superano quota 6 mila, è stata estesa la zona rossa e scatta l’obbligo indossare la mascherina anche all’aperto a Parigi. La Germania è ripiombata nella paura, a tal punto che Angela Merkel ha imposto la chiusura  delle scuole e si prepara ad allungare anche il divieto di ingresso negli stadi fino alla fine dell’anno.

LOPALCO ha spiegato che la situazione “richiede un intervento immediato con politiche attive. Le regole dell’epidemiologia sono sempre le stesse, il virus Sars-Cov2 pure. Non sta cambiando. I nuovi casi di oggi sono diversi da quelli da febbraio-marzo perché con le politiche di sorveglianza stiamo individuando casi che non vedevamo, molti asintomatici. Se da un lato è una buona notizia, dall’altro bisogna fare molta attenzione a concentrarsi solo sul fatto che le rianimazioni sono sostanzialmente libere. Se questa curva la facciamo crescere senza controllo e rianimazioni torneranno a riempirsi”.

Rallentare l’andamento della progressione del contagio, appiattire la curva epidemica“, è questo l’obiettivo da perseguire. “Oggi abbiamo gli strumenti tecnici per farlo e dobbiamo lavorare in questa direzione, puntando sull’identificazione dei casi, anche asintomatici, e l’isolamento. Il rischio, conclude Lopalco, è “ritrovarsi nelle condizioni di Francia e Germania”. ha concluso il professore.

Leggendo l’ultimo report emesso dal Ministero della Sanità, si legge che l’età media, 29 anni, dei casi diagnosticati nell’ultima settimana (dal 17 al 23 agosto) conferma il trend in diminuzione – “la circolazione avviene oggi con maggiore frequenza nelle fasce di età più giovani” e  “avanzata riapertura delle attività commerciali, inclusi i luoghi di aggregazione” e alla “aumentata mobilità”. In tutte le Regioni e le Province sono stati diagnosticati contagi, l’80 per cento è avvenuto in Italia – risulta importato da Stato estero il 20,8 per cento dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio, tuttavia “si osserva rispetto alla settimana precedente un aumento di casi importati da altra Regione o provincia “- oltre il 60 per cento identificato grazie a test e al contact tracing.