Da giugno l’ISEE diventa a pagamento. Ecco quanto costerà richiederlo
Gli italiani sempre più tassati: incremento delle bollette, rincari dei generi alimentari ed ora, si pagherà anche per ricevere il proprio ISEE.
La notizia circolava già a fine febbraio quando i CAF italiani lamentavano un accumulo di richieste (oltre 4 milioni) e si ipotizza, che entro la fine del 2022, le domande per questo documento supereranno addirittura i 10 milioni.
Il motivo è semplice: l’Italia è il paese dei bonus! E per poterli ottenere è opportuno dimostrare il proprio ISEE. Tra richieste di reddito di cittadinanza, bonus bollette, assegno unico e altre agevolazioni, almeno un italiano su 2 ha dovuto richiedere tale documento.
Sicuramente sarà capitato anche a te di rivolgerti presso un Caf per richiedere il tuo ISEE, ma sei sicuro di sapere che cos’è?
ISEE, cos’è e quando diventa a pagamento
L’indicatore della situazione economica equivalente, in acronimo ISEE, è uno strumento che permette di misurare la condizione economica delle famiglie nella Repubblica italiana. È un indicatore che tiene conto di reddito, patrimonio e delle caratteristiche di un nucleo familiare.
- si calcola l’ISE, che è dato dal reddito complessivo del nucleo familiare più il 20% del patrimonio mobiliare e immobiliare
- si divide l’ISE per il parametro della scala di equivalenza.
Per poter richiedere l’ISEE è necessario fornire i seguenti documenti:
- Il documento d’identità del soggetto richiedente;
- La tessera sanitaria del soggetto richiedente e degli alti membri che fanno parte del nucleo famigliare;
- Lo stato di famiglia;
- Il contratto d’affitto registrato;
- La dichiarazione dei redditi;
- La Certificazione Unica (CUD);
- Il saldo contabile dei depositi bancari e postali;
- La giacenza media annua di questi ultimi;
- Altri dati e informazioni sul patrimonio mobiliare ed immobiliare posseduto
Ma perchè l’ISEE diventerà a pagamento?
In tutti i CAF, in base alla normativa vigente, l’assistenza per la compilazione e trasmissione del modello ISEE è gratuita. Ma ora le cose potrebbero cambiare.
Il forte aumento delle richieste di ISEE da parte delle famiglie italiane per via delle nuove regole sull’Assegno unico in vigore dal 1° marzo ha messo ko i CAF e, visto che mancano i fondi, gli ISEE potrebbero iniziare ad avere un costo.
I fondi stanziati dallo Stato per realizzare l’ISEE dei cittadini, inizialmente erano pari a 117 milioni, calcolati sulla base dei numeri del 2021, ora ammontano a 122 milioni complessivi per un rimborso effettivo di 16 euro: e i soldi sono finiti.
“Per questo motivo – aveva precisato Angileri – anche alla luce del forte aumento delle pratiche evase nei nostri uffici sino ad oggi, abbiamo chiesto alle istituzioni almeno altri 30 milioni di euro per arrivare a un totale di 160 milioni e continuare a garantire il servizio gratuito alle famiglie italiane che, diversamente, saremo costretti a fare pagare”. Se i soldi non arriveranno, “ci attendiamo a breve la comunicazione della sospensione della convezione da parte dell’Inps”.
Quanto potrebbe costare fare l’ISEE al CAF
Se i fondi non dovessero arrivare a giugno, le pratiche ISEE potrebbero diventare a pagamento e costare tra i 20 e i 25 euro secondo le indicazioni della Consulta, ma i CAF saranno liberi di fissare tariffe proprie.
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