Decreto siccità: stop all’acqua in casa. Iniziano i razionamenti, ecco dove e da quando
La guerra, il covid che non è mai andato via, il crollo dei mercati, l’aumento dei prezzi, l’incremento della povertà, questa è la realtà che stiamo affrontando in questo 2022 a cui si aggiunge un problema molto più grave: la siccità, la mancanza di acqua in Italia.
Per questo motivo il Governo Draghi è a lavoro per attuare il decreto contro la siccità che in alcune zone d’Italia sta toccando in questi giorni picchi critici.
Stop all’acqua in casa
In alcune regioni d’Italia sono diversi mesi che non piove e il caldo sta nettamente peggiorando la situazione. I fiumi e i laghi sono molto al di sotto della media, le aziende e gli agricoltori iniziano ad avere difficoltà nell’approvvigionamento di acqua potabile.
Le Regioni sono intenzionate a chiedere lo stato di emergenza e di calamità naturale, il Governo pertanto attuerà a breve un decreto siccità da approvare entro la fine del mese.
Da quanto si apprende, il razionamento dell’acqua avverrà nelle ore notturne, divieto di irrigare i giardini, divieto di riempire piscine, stop alle docce frequenti e il consiglio di non tirare lo sciacquone ogni volta.
Ad essere interessate sono il Piemonte, Emilia Romagna, della Bergamasca, Lazio.
Nasce l’ipotesi di prelevare l’acqua dai laghi ma tutto sarebbe complicato.
Gli esperti hanno evidenziato che tale allarme era preannunciato. È almeno dallo scorso gennaio che ci sono segnalazioni in merito a temperature che sono oltre la media stagionale. Tutto questo non si risolve con un semplice temporale estivo, ma bisogna agire sul cambiamento climatico.
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